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Mille Miglia a Orvieto, -93 al passaggio della "corsa più bella del mondo"

lunedì 12 febbraio 2018
di Roberto Pace
Mille Miglia a Orvieto, -93 al passaggio della "corsa più bella del mondo"

Mercedes Ala Gabbiano 1955

Con i piloti orvietani ancora concentrati nella preparazione delle macchine per le gare 2018 e la data della Castellana troppo lontana perché scaldi gli appassionati, tutte le attenzioni si rivolgono al più grande spettacolo viaggiante motoristico del mondo: la Mille Miglia. Toccherà Orvieto giovedì 17 maggio e interesserà, in particolare, il centro storico. 380 gioielli, cui vanno aggiunte un centinaio di Ferrari moderne partecipanti al Ferrari Tribute e una quarantina di Mercedes, confluiranno in città nel pomeriggio, dalle ore 15.00 circa. E iniziano a circolare le prime indiscrezioni sul percorso di transito cittadino, in attesa dell’ufficializzazione da parte dell’organizzazione.

Provenendo dalla Sala, le macchine transiteranno da Sferracavallo per poi confluire in Viale Giosuè Carducci, meglio conosciuto quale Confaloniera per una sosta in attesa del controllo orario fissato in Piazza del Popolo. Da qui, passando per vicolo S. Leonardo, obbligati ad una manovra piuttosto articolata s’immetteranno su Corso Cavour, fino alla Torre del Moro, per poi raggiungere il Duomo, attraverso la via omonima. Il tempo per uno sguardo alla facciata e giù, lungo via Postierla e da qui proseguire verso la statale Amerina. Un impatto di spessore con Orvieto, per piloti e seguito provenienti dai cinque continenti, degno della massima dedizione da parte dei singoli cittadini e degli operatori commerciali.

Ferrari 315 s 1957

Oramai consolidata quale rievocazione storica della gara di velocità che infiammò la passione degli italiani per un trentennio (1927 – 1957), la Mille Miglia conserva, intatto un fascino inarrivabile. E’ cambiata nella forma, da unico tappone, tutto a manetta, per oltre 1600 km con partenza e ritorno a Brescia e la Capitale punto più a sud, a quattro tappe, come quest’anno e l’obbligo di non superare la media di 50 Km/h. Ma si potranno ammirare da vicino, macchine custodite nei musei più prestigiosi e riportate, solo per l’occasione, sui percorsi che le videro trionfare. Sono ammesse solo vetture prodotte tra il 1927 e il 1957, con rare eccezioni previste dal regolamento. Alla Mille Miglia velocistica presero parte i più grandi piloti dell’epoca.

Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Varzi, Biondetti, Pintacuda, Marzotto, Villoresi, Bracco, Ascari, Moss, Castellotti, Taruffi, figurano tra i nomi più celebri ad avere iscritto, per una o più volte, il loro nome nell’albo d’oro della classica. La prima macchina ad imporsi, nel 1927, fu l’italianissima OM 665 SPORT, con alla guida Minoja e Morandi, che impiegò 21 h 04'48" per percorrere gli oltre 1600 Km ad una media di 77,238 Km/h. L’ultima edizione, quella del 1957, fu vinta dall’ing. romano Piero Taruffi e dalla sua FERRARI 315 S 12 cilindri. Il tempo totale fu di 10h 27'47", la media 152,63 Km/h. Ma, la performance migliore, su strade normalissime a due corsie e senza tappetino come in tutte le edizioni rimane della coppia Moss – Jenkinson, con la famosa MERCEDES-BENZ 300 SLR 8 cilindri, soprannominata “ala di Gabbiano” per il modello d’apertura delle portiere, pazzesca nel tornare a Brescia in 10h 07'48" alla media di 157,65 Km/h. Si provi solo a immaginare….