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Impiantistica sportiva di Ciconia nel degrado, la vicesindaco ridimensiona

martedì 22 novembre 2016
Impiantistica sportiva di Ciconia nel degrado, la vicesindaco ridimensiona

"Le operazioni presso lo stadio Muzi sono state effettuate necessariamente nel periodo estivo sia perché si doveva attendere la conclusione delle attività agonistiche, sia per il reperimento dei fondi necessari, 11 mila euro, sia per trovare le ditte disponibili". Lo ha detto la vicesindaco Cristina Croce, sua la delega allo sport, rispondendo all'interrogazione sui ritardi nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione degli impianti sportivi di Ciconia presentata da Andrea Sacripanti (GM).

"Il fermo delle attività - ha sottolineato - era legato al lavoro della ditta specializzata relativamente alla semina del prato che è avvenuta per due/tre giorni a fine agosto. Tale fermo però era stato concordato con le società calcistiche prima dell’inizio della nuova stagione sportiva e io stessa ho avuto modo di sentire le società rispetto a quando ritenessero utile riprendere l’attività e non ho riscontrato che vi fossero diverse indicazioni”.

Non soddisfatto, Sacripanti. "A me - ha detto - risulta che il fermo per inagibilità è durato molto più di due/tre giorni; peraltro, al di là del manto erboso del Muzi, c’è stato un blocco generale di tutte le attività sportive costringendo tutte le squadre ad allenarsi sull’unico campo disponibile in terra. Capisco che possono esservi state delle lungaggini spero però che questo possa servire da monito per la prossima stagione”.