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Campitello - Orvietana gara al cardiopalma, pari e tanti gol

lunedì 26 settembre 2016
di Roberto Pace
Campitello - Orvietana gara al cardiopalma, pari e tanti gol

Alla fine, a gioire più di tutti è il pubblico, cui, Campitello e Orvietana propongono un meno ricco, quanto completo. Dove non mancano le reti, sei, un rigore sbagliato, quello fallito da Sciaboletta, una traversa, su pennellata di Polidori, il salvataggio sulla linea di Mancini Alex, da poco subentrato, il gol del pareggio definitivo, autore, Brunetti, in campo da appena venticinque secondi. Due sodalizi blasonati, per la realtà della Promozione, che, tempo permettendo, dovranno, però, migliorare ancora un po’ per avere accesso nel pacchetto delle grandi.

Presumibile che, il meno compiaciuto dell’esito, sia Riccardo Fatone, obbligato a riunire i suoi nelle segrete stanze onde ri spiegare come, per portare a casa tre punti servano maggiore attenzione, concentrazione e nessuna supponenza. E c’è da convincersi che è anche l’ora di far fruttare meglio e di più la notevole mole di lavoro, risultato di un’ottima impostazione generale. Senza trascurare un particolare importante: l’Orvietana aveva in campo due semi debuttanti, Perquoti e Olivieri, entrambi sufficienti, ma in grado di fare meglio, una volta trovata la condizione ottimale. Il nodo, resta quello della zona centrale, dove non si filtra abbastanza, ad evitare che i difensori, Nuccioni in particolare, siano costretti a continui straordinari. Specie nei frangenti in cui si abbassa la tensione, quando le maglie si allargano, favorendo gli inserimenti altrui. E’successo in occasione della seconda e terza realizzazione del Campitello, per due volte costretto alla rimonta. Perché al fischio d’inizio, l’Orvietana, ancora in fase d’aggiustamento, si era vista infilare al primo affondo, con l’incornata di Ingiosi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che poteva essere evitato.

Poi la reazione, lenta, ma progressiva, il pareggio di Avola G. (nella fono con il capitano Nuccioni), anche questo su palla inattiva, proveniente dalla bandierina. E ancora la sensazione di avere in mano la partita, dopo l’ottima deviazione di Perquoti sul tentativo di Bigi, nella prima metà della ripresa, quando Serafini firmava il primo sigillo, riprendendo la corta respinta di Mancini D. sulla conclusione di Nuccioni. Invece, scende di nuovo la foschia. Olivieri provoca il penalty che Sciaboletta spedisce alle stelle. Il Campitello sposta lo sgusciante Bellini sulla fascia di competenza di Di Girolamo, da poco riuscito ad addomesticare il ’99 Maurini, e l’impianto difensivo inizia a scricchiolare. Funziona male il raddoppio per Di Girolamo, spianando la strada a Bellini che trova la bella, ma non irresistibile bordata che scavalca Perquoti. Mancini A. va ad occupare il posto di Petacchiola e, dopo 2’, sventa sulla linea il diagonale preciso di Casarelli, salvando la porta del fratello dalla terza capitolazione. Solo rinviata, perché un minuto dopo Polidori infila, nel sette, la palla dell’ennesimo vantaggio. Che regge lo spazio di centoventi secondi, rotto dalla perentoria bomba di Brunetti, appena entrato.