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Ciclismo a Ficulle, in 120 al "Memorial Carlo Fattorini"

lunedì 27 giugno 2016
di Roberto Pace
Ciclismo a Ficulle, in 120 al "Memorial Carlo Fattorini"

Sono stati oltre 120 i concorrenti che hanno risposto all’invito degli organizzatori di Ficulle, in occasione del Memorial Carlo Fattorini, gara ciclistica per amatori, venuta a sostituire nell'occasione il Trofeo Terrecotte Fattorini, voluto e gestito, per molti anni da “Mago” Carlo, animatore inimitabile del pedale ficullese. Giornata di festa, iniziata con la deposizione di un mazzo di fiori da parte di Fabio Fattorini, figlio di Carlo, nonché attuale Presidente dell’omonimo Gruppo Sportivo, fra i pochissimi riferimenti in fatto di ciclismo agonistico sul territorio.

Corsa condizionata dalla caduta di Claudio Sebastiani, episodio che costringeva il direttore di gara a stoppare, provvisoriamente, la corsa per l’indisponibilità del medico al seguito, impegnato nell'assistenza allo sfortunato protagonista Un episodio abbastanza normale, almeno per una corsa ciclistica a tale livello, male interpretato da qualche concorrente tra quelli che, forse, non hanno troppo a cuore lo spirito del Barone De Coubertin e mettono in secondo piano e veri valori dello sport.

Ergo, al momento della seconda partenza, rispettosa dei distacchi maturati prima dell’interruzione, mancano diversi protagonisti. Tra i quali, tre dei quattro corridori in fuga al momento dello stop, con un vantaggio superiore al minuto. Del trio fa parte Fabrizio Ravanelli, ex stella del calcio, il cui forfait lascia parecchio amaro in bocca ai tanti appassionati presenti. Faltoni, unico superstite del quartetto, non riusciva a reggere il recupero di Marianeschi, partito in rincorsa solitaria e primo al traguardo. Seconda piazza per Ceccarelli, con Burini buon terzo.

Ricercato e molto apprezzato, perché abbastanza unico nell’ambito delle due ruote ma consueto a Ficulle, il party pranzo con tanto mangiare a volontà e premiazioni ricchissime, costituite da premi in natura e stupendi piatti in ceramica, dipinti a mano da Pina Mollichella, andati al vincitore e alla prima squadra classificata.