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Orvietana: pagelline di Coppa e tante soddisfazioni

martedì 1 marzo 2016
di Roberto Pace
Orvietana: pagelline di Coppa e tante soddisfazioni

PERQUOTI: Il guardiano anche stavolta fa il suo. A raggirarlo è un compagno e ciò non è contemplato nel regolamento…

FRELLICCA: Il figlio del professore sfodera una prestazione che inorgoglisce, per primo, tanto genitore. Batte la sua fascia in lungo e in largo, procurandosi il calcio piazzato che regala il pareggio

VERGARI: Il granatiere di Fabro s’incarica di fa ricredere chi aveva arricciato il naso all’annuncio delle formazioni. Concreto, sempre concentrato, non fallisce una diagonale oltre a spingere intelligentemente sulla fascia.

GIMELLI: Il guerriero decide il momento in cui dissotterrare l’ascia di guerra. Da lì in avanti non ce n’è più per nessuno. Baluardo insuperabile spunta e svetta in ogni angolo del campo. Riceve e restituisce puntualmente qualche randellata, come vuole il suo ruolo

PALLOTTINO: Faccia d’angelo smarrisce, ma solo per un attimo, la brocca. Si riprende prontamente, dimostrando un carattere forte. Esce, con disinvoltura, palla al piede, da situazioni delicate

MONESI: Pezzo forte dell’intellighenzia a centrocampo. Taglia e cuce simile a uno stilista di maison della moda. Corre e rincorre per preziosissimi raddoppi. Grande senso della posizione

DE FRANCESCO: Tutti lo vogliono, tutti lo cercano e c’è il timore che possa esaurire le batterie prima del previsto. Sbagliato. Cresce, invece, alla distanza, creando scompiglio nella retroguardia avversa oltre ad impegnarsi in dei recuperi che lascia allibiti i tanti spettatori che non lo conoscevano. Si scalda con un palo, va a segno con il colpo più classico del suo repertorio: la volée che non perdona

L'Orvietana vince la Coppa Italia

TONELLI: Fosse un motore, sarebbe un ibrido. Tanta è l’energia aggiuntiva con la quale riesce ad azzannare palla o avversari che provano ad addentrarsi nel suo raggio d’azione. Il cuore, poi, è grosso così. A perdere, proprio non ci sta. Esce stremato, consapevole di aver fatto il suo e….

COCHI: Al pennellone riesce, con frequenza, far valere centimetri e forza. Si cimenta in sportellate micidiali, protegge bene la palla, svetta più in alto di tutti, risultando prezioso anche nella fase difensiva. Si avvicina parecchio alla marcatura, ma non trova lo specchio

BAGNATO: L’Orvietana chiama, il capitano risponde. Con le caviglie stabilmente nel mirino di chi prova a marcarlo, insiste nel proporsi con continuità sia nello sviluppo che nella rifinitura del gioco. Si prende un po’ col numero uno avversario che lo sfotte per poi uccellarlo con un colpo che pare gestito da telecomando, apripista verso il successo

DE MICHELE: Ripaga Nardecchia della fiducia con una prova tutta in crescendo. Svolge il lavoro da esterno con grande diligenza per poi mettersi in mostra con le sue doti migliori una volta trasferito dove il gioco è più vivo. Conserva le energie per la terza segnatura, quella che chiude la partita

CARPINELLI: Salendo verso il nord dell’Umbria, si nota come il suo nome incuta timore. I difensori dell’altra parte lo temono e ciò da più respiro ai compagni di linea. Ha tempo e modo per cercare il successo personale. Stavolta la fortuna non è dalla sua.

GUIDA: Il mancino entra subito in partita. Si getta nella mischia con il cipiglio di chi non ha timore di nessuno. Svolge compiutamente il compito assegnato.

CURRI: L’apporto è efficace, anche se breve. Si adopera quale centrale di centrocampo, smistando palloni interessanti. Indicazione per il futuro.

NARDECCHIA: Il mister sa di avere in mano un gruppo di ragazzotti che lo seguirebbe in capo al mondo. Ha studiato le mosse, impartito disposizioni che tutti s’impegnano al massimo rispetto. La condizione è ottimale ed è una delle prerogative che risultano decisive per il successo.

TIFOSI: Pubblico giovane e caldo, il tutto condito con l’urlo “USO- USO” di antica memoria: anche questa una delle note di maggiore evidenza nel fortunato pomeriggio bastiolo. Con l’augurio che sia solo l’inizio di un nuovo ciclo

 

Orvietana-show, vince la Coppa Italia e spera nel futuro