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Orvietana, Piscopiello svela il programma della rinascita

venerdì 26 giugno 2015
di Roberto Pace
Orvietana, Piscopiello svela il programma della rinascita

L’Orvietana prova a rinnovarsi partendo dai quadri tecnici. Con Vito Piscopiello in cabina di regia si delinea un percorso diverso che abbandona i soliti schemi indirizzato verso un modo di gestire e più consono al cambiamento dei tempi.

Quello commissionato dal Presidente Roberto Biagioli è un compito più ampio rispetto alla normale direzione sportiva...
"L’incarico che mi è stato assegnato è quello di riorganizzare il settore tecnico, sia del settore giovanile che della prima squadra. Inizialmente dovevo occuparmi soltanto del settore giovanile. Poi, una volta sottoposto all’attenzione del Presidente un programma che prevedeva l’interazione fra i due settori, il mandato è stato esteso anche alla prima squadra. Questo, per prevenire situazioni incresciose,verificatesi in passato, dovute alla scarsa sintonia fra i responsabili delle due sezioni. Diatribe che ritengo dannose, in un campionato, come quello di Promozione, dove attingere dalle formazioni giovanili rientra nell’ordinario".

L’avvio di un progetto parte dall’analisi della situazione di partenza. In quali condizioni hai trovato l’Orvietana?
"Purtroppo, juniores e allievi hanno perso categorie importanti, quelle, per intenderci, nelle quali è possibile il confronto con un calcio di livello più alto e quindi più adatto a preparare i nostri ad affrontare anche esperienze con la prima squadra. Uno dei primi impegni sarà di riportare le due squadre ai livelli che riteniamo di appartenenza. Stiamo cercando di inserire nuovi allenatori e di allargare le rose, un po’ misere allo stato attuale. Va meglio in altre fasce d’età, come quella degli allievi 2000, arrivati ai play off del campionato giovanissimi e dei 2002 sui quali ha lavorato molto bene Marco Fringuello".

La ricerca di possibili talenti rimarrà in ambito comprensoriale o vi spingerete oltre?
"Per il momento stiamo vedendo qui intorno, senza per questo precluderci la possibilità, a costo di qualche sacrificio, di estendere il perimetro a zone un po’ più lontane".

I programmi, specie per il settore giovanile, sono solitamente a lunga scadenza. Vi adeguerete alla regola?
"Con i giovani bisogna avere pazienza e non aspettarsi tutto e subito. Il nostro progetto prevede il coinvolgimento di tutto il settore tecnico dell’Orvietana. Non a caso ho spinto molto per avere con noi Massimiliano Nardecchia, il cui bagaglio d’esperienza sarà d’aiuto ai nostri allenatori più giovani. Potrà dare indicazioni importanti sia sui programmi che sulla preparazione atletica, avendo vissuto situazioni importanti nel calcio professionistico".

Nardecchia al vertice e hai già accennato ad altri nuovi tecnici.
"Sono stati già inseriti nell’organico, per allievi 2001 e Juniores, Francesco Cerci, già allenatore degli allievi nazionali della Viterbese e Raniero Brunelli, l’anno scorso alla guida della juniores nazionale del Flaminia".

Chiedo a te, uomo di calcio, se il blasone dell’Orvietana è ancora ben lucido e in grado di far presa sui più giovani.
"Anticipo che la struttura dell’Orvietana, con tre campi, quattro pullmini, una lavanderia, gli addetti al campo sempre a disposizione, non teme confronti. Per fare un paragone, mio figlio, classe 1999, gioca con la Viterbese che non ha un campo per allenarsi e disputa le partite ufficiali a trenta Km. dal capoluogo. Venendo alla tua domanda, dal mio punto di vista il fascino esercitato dall’Orvietana sui giovani è immutato. Ogni qualvolta contatto qualche ragazzo, rimango stupito di come siano documentati sull’organizzazione di questa società".

Veniamo alla prima squadra, che ha urgente bisogno di essere rilanciata.
"A mio parere già, quella dello scorso anno non era squadra da metà classifica. Bigi, Bagnato, Monesi, Borrelli, lo stesso Baffo, quando utilizzato, ritengo siano gente da prima fascia, per la categoria. Per il prossimo campionato abbiamo già confermato Bagnato e Monesi. Stiamo cercando un difensore centrale e un attaccante. Saranno dei nostri anche due ragazzi orvietani, Fini e Tonelli, che hanno fatto molto bene con la Vigor Acquapendente, Bartoli che ha giocato col GM 10, oltre al confermato Antichi. A completare l’ossatura saranno altri ragazzi orvietani, molto attaccati alla maglia, dai quali c’aspettiamo un grosso contributo".

Nardecchia, abituato ad altri palcoscenici, si mette alla prova in questa nuova avventura.
"Conosco Massimiliano da venti anni e con lui ho già condiviso altre esperienze. Viene da situazioni non troppo fortunate, Nova Gorica e Portogruaro, si è preso un po’di tempo prima di decidere, poi ha accettato, felice di mettere al servizio dell’Orvietana la sua esperienza e la passione per il calcio. E’ una persona che ha tanto da offrire e sono sicuro farà presa anche sui ragazzi della società biancorossa".

Stage formativo al Muzi con Ivan Zauli e Gaetano Fontana