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Un anno a tutto gas, il ritorno della Pro Ficulle è già un successo

venerdì 1 maggio 2015
di Roberto Pace
Un anno a tutto gas, il ritorno della Pro Ficulle è già un successo

Non ancora maggiorenne, Luca Fattorini (foto in basso) era già voce apprezzata dagli appassionati di calcio, per le calorose radiocronache nelle quali raccontava le gesta della Ficullese allenata da Saverio Toscano, diretta dall’avv. Giuseppe Mariani, presieduta dal presidentissimo Silvio Topo affiancato da Giulio Graziani.

Rimasto l’unico, almeno in veste ufficiale con la carica di Presidente onorario, a far parte del gruppo della Pro Ficulle, lanciatissima verso le finali play off di terza categoria. Luca è il v.presidente della giovane società, il grado più alto appartiene ad Andrea Basili. Tutti ficullesi doc., come del resto la stragrande maggioranza della rosa di 25 giocatori allenati da Marcello Tempesta, anch’esso gloria calcistica della ficullese che fu.

Tutto nasce nell’estate 2014, al bar del paese posizionato alle pendici del Monte Nibbio, sul precorso della strada interr.le umbro casentinese. Poco più di 1500 anime per un’area comunale vasta, ma poco popolata, un campo sportivo, rigorosamente in terra battuta, con un’argine in pietra, tribuna preferenziale della torcida locale. All’epoca, le erbacce, complice il periodo di vacanza provocato dallo stop alle attività della Ficullese, avevano avuto la meglio sul fondo polveroso.

Questo, il primo problema da risolvere per gli entusiasti fondatori del nuovo sodalizio, pronti a rimboccarsi le maniche per riportare l’impianto alle condizioni d’origine. Seguito dalla conta del virtuale parco giocatori, iniziando dai giovani del posto ed estendendo il passa parola ad altri, legati a club limitrofi. Il primo responso incute fiducia. Vengono contattati gli ex dirigenti e tutti coloro i quali, anni prima avevano collaborato a portare il nome di Ficulle sui palcoscenici più importanti del calcio regionale. Qualcuno si mostra scettico, nessuno si tira indietro. L’avv. Mariani funge da memoria storica.

La scelta dei colori sociali cade sull’azzurro, colore originario della prima “Pro Ficulle”, anni ‘60, ai tempi del torneo Cecchini. Primo budget, i guadagni di una festa popolare, seguito dai proventi di una sottoscrizione paesana. L’amministrazione comunale fa la sua parte. Si può partire. Perfezionata l’iscrizione, arrivano gli impegni ufficiali. Inevitabile lo scotto del noviziato: quattro sconfitte in altrettante partite.

Il primo punticino arriva da Montegabbione, più importante il jolly, inaspettato, identificabile in Massimiliano Pagnotta, fresco di presenze con l’Orvietana in promozione. Esperienza interrotta causa impegni di lavoro, invece compatibili col torneo di terza. Marcello Tempesta ha il suo daffare. Lavoro, studi e altro costringono i giocatori lontani da Ficulle. Fioccano le assenze durante il lavoro settimanale.

L’entusiasmo ha ragione delle difficoltà. Pagnotta diventa il trascinatore di un gruppo formidabile che inizia ad inanellare risultati positivi. La gente di Ficulle se ne accorge. Gli spalti sono sempre più gremiti. Prende forma la prospettiva play off. Arriva, però, un’altra tegola. Una rapida serie di infortuni mette fuori causa i quattro portieri tesserati, proprio nella settimana precedente uno scontro vitale che vale l’obiettivo.

La ricerca di un’alternativa si fa frenetica. La scelta cade su Tiziano Macale, romano, che fa il suo con buona professionalità, poi rimpiazzato da Mattia Caciotto. Il quale, ha un solo problema: essere in tribuna nelle partite interne del Perugia, di cui è grande tifoso. L’accordo è abbastanza semplice, visto il calendario della serie B, molto articolato.

L’aria dell’amerino porta bene alla Pro Ficulle, con i successi a spese di Attiglianese Porchiano, trampolino per il quinto posto nella regular season e conseguenti, inaspettati play off. Ma l’avventura è solo all’inizio. Semplicemente fantastica la mobilitazione che ha preceduto la trasferta a Penna in Teverina. Un tuffo nel passato per i più adulti, una novità per i più giovani partiti in tanti per supportare, senza eccedere, la brigata azzurra. Vittoria netta, entusiasmo prorompente, sempre con i piedi a terra, perché il cammino è ancora lungo.

A Castel Giorgio sarà un’altra storia: bellissima se a lieto fine, altrettanto stupenda con un risultato diverso. Perché la Pro Ficulle ha già vinto il suo campionato, scrivendo una storia che può fare solo bene al sempre più malandato mondo del calcio.