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Associazioni sportive e Comune al lavoro per il primo premio Fair Play Città di Orvieto

venerdì 14 novembre 2014
Associazioni sportive e Comune al lavoro per il primo premio Fair Play Città di Orvieto

Una sala gremita ha accolto l'annunciato incontro organizzato dal Panathlon Club di Orvieto "Il Fair Play non ha...età!". La conferenza che si è tenuta presso il Palazzo dei Sette nella Sala del Governatore con il patrocinio del Comune, ospitando importati autorità sportive e un testimonial d'eccezione del mondo dello sport come Alessandro Lambruschini. Il video con le immagini risalenti all'ormai lontano 1994 e precisamente ai Campionati Europei di Atletica Leggera ad Helsinki, ha dato il via all'appuntamento sul fair play. In quel prestigioso contesto rimase infatti nella memoria europea un eclatante è bellissimo gesto che vide protagonisti i due atleti italiani Lambruschini e Panetta e che balzò agli onori della cronaca di tutto il mondo. Proprio Alessandro Lambruschini Campione Europeo ad Helsinki e' stato accolto con un grande applauso dal numeroso pubblico orvietano presente in sale. La Sala del Governatore piena di ragazzi, genitori, ed dei referenti di tutti gli sport orvietani ha ascoltato con interesse l 'intervento dei relatori che hanno sottolineato come la bandiera del Fair play debba sventolare sullo sport e sulla vita di tutti i giorni.

La presidente del Panathlon Club di Orvieto, Rita Custodi ha illustrato con entusiasmo, un importante progetto che vedrà coinvolta tutta la città di Orvieto. “Il progetto che coinvolgerà in prima persone i ragazzi dai dieci ai sedici anni di età, avrà due indirizzi, uno rivolto alle società sportive e uno alle scuole. Le società dovranno rilevare e segnalare un particolare gesto di fair play compiuto dai loro atleti - ha detto - poiché verrà creato un premio sul Fair Play. Verrà anche istituto un concorso per la realizzazione del manifesto e di uno slogan sul tema, che servirà a pubblicizzare l'evento finale che si svolgerà il prossimo 13 giugno". In quella giornata verranno infatti consegnati tutti i premi sul fari play agli atleti e la città di Orvieto verrà animata nella piazze da una serata eccezionale. Tutte le discipline sportive, verranno rappresentate negli spazi del centro storico attraverso le associazioni di Orvieto. "E' un progetto bellissimo e ambizioso - ha aggiunto la professoressa Custodi - ma sono sicura che lavorando tutti insieme, noi orvietani potremmo realizzare un progetto che potrà diventare un appuntamento per la città. "

Il vicesindaco del Comune di Orvieto, Cristina Croce ha dato completo appoggio e sostegno al progetto: " È bello vedere come in un momento di criticità economica e di valori come questo, si sottolinei l'importanza del tema del Fair play, non solo nello sport ma come modo di vivere la vita. E per questo - continua il vicesindaco - che il Comune di Orvieto lavorerà e darà completo appoggio alla realizzazione del progetto presentato dal Panathlon Orvieto". La presenza del Presidente Regionale del CONI Domenico Ignozza ha sicuramente dato lustro all'incontro poiché il tema del Fair play è da sempre un tema prioritario per il comitato che rappresenta tutte le discipline sportive. "Sono felice di vedere la grande presenza dei giovani in una riunione del Panathlon come mai visto prima,su un tema prioritario come quello affrontato. Se oggi ancora sentiamo la necessità di parlare di fair play e perché non vogliamo più leggere quello che ci propone la cronaca sugli eventi spiacevoli successi negli ambienti sportivi - continua - il Coni non poteva non essere presente, perché il progetto che state portando avanti, va ad integrasi con l'attività che il Coni fa ormai da tanto tempo. Per Natale credo che avrò il piacere di presentare a tutti voi, il primo volume fatto di disegni sul fair play realizzato nelle scuole umbre".

Il governatore Governatore Panathlon Area X Umbria, Pietro Pallini ha sottolineato come il Panathlon non abbia mai smesso di parlare di fair play: "a volte rischiamo di essere ripetitivi sul tema e sarebbe bello non parlare più di fair play perché significherebbe che non sarebbe più necessario. Purtroppo ancora oggi bisogna continuare a lavorare con le famiglie e le società sportive partendo dai dirigenti e dagli allenatori". Il tema delle famiglie, e in particolare il comportamento dei genitori nell'ambiente sportivo è stato anche al centro dell' intervento di Stefano Lupi Presidente Regionale Comitato Fair Play - Delegato Provinciale, che ha ricordato come il clima di rispetto dell'altro e della competizione creatosi in casa si rifletta poi sullo sport e sulla comunità. " anche la stampa - conclude Lupi. - dovrebbe veicolare di più i messaggi positivi dello sport perché un gesto di fari play viene compiuto ogni giorni dai ragazzi che fanno sport" .

Parlando di “gioco leale” , il tema del doping non poteva non essere toccato e a tal proposito il tossicologo, Professor Stefano Rufini, ha illustrato alla giovane platea, il lavoro che svolgono gli organi di controllo dell’antidoping sottolineando anche quali sono le conseguenze sulla salute degli atleti spesso ignari o incoscienti. Allo stesso tempo ha però dichiarato come sia diminuito il numero degli atleti dopati grazie ad un rigido sistema di controllo: “Grazie all’utilizzo del passaporto biologico e del WhatAbauts System è possibile monitorare gli atleti e contenere gli episodi di doping".

L’olimpionico Alessandro Lambruschini infine, ha poi raccontato alla platea l’esperienza di Helsinki vissuta insieme all'amico e compagno di squadra Panetta, e di come questa li abbia resi celebri, ancora oggi, nel mondo. "E' importante nella gara come nella vita – dice Lambruschini –impegnarsi ed accettare il sacrificio necessario per vincere lealmente"

 

Un po' di Azzurra all'incontro organizzato dal Panathlon Club di Orvieto