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A1 Cestistica Orvieto. Intervista a Stella Panella

venerdì 3 gennaio 2014
A1 Cestistica Orvieto. Intervista a Stella Panella

A Porano, piccolissimo centro medievale a pochi chilometri da Orvieto, dove vive vicino al palazzetto, è l'unico abitante che non rispetta i limiti di velocità nei pochissimi metri che compongono le vie del paese. Giornalmente, ingaggia una sfida con l'unico vigile in servizio. Le diamo appuntamento al bar, il rumore del motore e lo stridore di gomme sull'asfalto ci segnalano il suo arrivo.
Ciao, Stella, presentati...
"Ciao a tutti, il mio nome e' Stella, ho vent'anni e sono nata a Roma l'11 agosto. Ho iniziato a giocare a basket quando avevo 10 anni in una delle società di Ostia, le Stelle Marine. Qui, ho partecipato a quasi tutti i campionati giovanili sempre da Silvana Santagata, arrivando alle finali nazionali u14 e u15, mentre con l'u17 mi fermai all'interzona. Nel 2008 fui convocata con la rappresentativa regionale per il trofeo delle regioni di Montecatini. Dai 14 ai 16 anni, sempre alle stelle marine, ho partecipato a due campionati di serie B regionale e dopo aver conquistato la promozione, ad uno di serie B. Durante tutti questi anni ad Ostia, sono arrivate le prime presenze con la maglia della nazionale e nell'estate del 2009 ho partecipato all'europeo u16 di Napoli
piazzandoci al sesto posto. L'estate successiva presi parte al gruppo allenato dal Lucchesi che vinse l'oro agli europei u18, ma non fui convocata per l'europeo. A 17 anni, dopo che il mio cartellino venne acquistato dal Cras Taranto, arrivo' il primo anno fuori casa e andai a giocare in prestito ad Alghero, dove, allenata da coach Andrea Carosi a cui sono molto riconoscente, partecipai al campionato di a2 girone nord e u19. Con quest'ultimo vinsi il premio per miglior giocatrice e miglior realizzatrice della finale regionale, arrivando allo spareggio pre interzona. Proprio in quella partita giocata a Roma in campo neutro, mi ruppi il primo crociato, quello del ginocchio sinistro. Saltai i play off con l'Alghero, il mondiale u19 e l' europeo u18. La stagione successiva, 2011/2012, giocai a Cervia, allenata da Giovanni Lucchesi presi parte al campionato anche qui, di a2 girone nord con cui ci conquistammo la salvezza al nono posto, mentre con l'u19 arrivammo alle finali nazionali dove ci piazzammo al terzo posto. Durante l'estate fui convocata per il raduno della nazionale u20 allenata da Nino Molino e partecipai agli europei di categoria che si svolsero in Ungheria, dove ci salvammo dopo aver vinto tutte e sei le partite della poule retrocessione. La scorsa stagione, invece, allenata da Roberto Ricchini, ho partecipato al mio primo campionato di a1, giocando a Taranto, ma fu un'esperienza molto breve, in quanto a metà novembre mi ruppi crociato, menisco e collaterale del ginocchio destro. Rimasi fuori tutta la
stagione, ma riuscii a recuperare in tempo per prendere parte al gruppo della nazionale U20 allenata sempre da Nino Molino e venni poi convocata per l'europeo, dove vincemmo la medaglia d'argento".

- Le tue impressioni su questa prima metà di campionato
"Senza alcun ombra di dubbio e' stato un percorso in salita, molto stimolante si, ma sicuramente pieno di ostacoli di carattere psicologico. Personalmente non sono soddisfatta di quanto ho fatto fino ad oggi in
campo, in quanto è stato un girone troppo discontinuo. Molti, troppi errori, ma senza questi d'altronde non si impara e di conseguenza non si migliora. Penso che grazie a questi riuscirò ad essere una giocatrice migliore: sono molto fiduciosa per il girone di ritorno. Riparto da dove ho finito sapendo di poter fare e dare molto, ma molto di più, alla squadra, agli allenatori, alla società e ai tifosi".

- Cos'è il basket per Stella Panella?
"Il basket per me è ormai uno stile di vita. E' uno sport che mi ha insegnato tanto, mi ha insegnato
che non bisogna fermarsi di fronte alla prima difficoltà, mi ha insegnato che la testa e' più forte di
qualsiasi altra cosa ed è lei che ti supporta e ti porta dove non pensavi neanche di arrivare. Mi ha
confermato un insegnamento di mia madre, ossia "domani è sempre un Altro giorno". Mi ha
insegnato che avere una famiglia che ti supporta ed è sempre pronta ad aiutarti non è
fondamentale, di più!!! Mi ha insegnato che ho una concezione di settimana diversa.. Quando io
riposo, gli altri lavorano e viceversa!! Mi ha insegnato che gli amici e l'amore vero e puro superano
qualsiasi distanza".
- C'è spazio per altro nella tua vita?
"Mi sono appena iscritta all'università telematica Uninettuno, alla facoltà di beni culturali con
indirizzò storico, artistico, architettonico".


- La giocatrice italiana più forte?
Laura Macchi

- La giocatrice straniera più forte?
Elodie Godin

- I rapporti con lo staff?
"Con Coach Valentinetti mi trovo molto bene. E' bello potersi allenare con il sorriso; Tony, rende tutto più leggero e le due ore di allenamento passano velocemente. Il coach e' sempre pronto a stimolarti a correggerti e darti consigli tecnici e non solo, da riutilizzare sul campo. Così come lui, anche Massimo Romano".

- Il tuo tempo libero come lo passi?
- "Suono la chitarra, sono un'appassionata di storia dell'arte, di conseguenza sono sempre pronta per andare ad una nuova mostra quando possibile. Inoltre mi piace molto andare al cinema e fare fotografie, anche se nell'ultimo periodo non sono stata molto attiva con quest'ultima passione. Ah, non scordiamoci che amo cucinare..specialmente per gli altri!"

- L'evento che più ti ha colpito nel 2013?
"Sicuramente la morte di Nelson Mandela e le varie vicende che hanno coinvolto il poco rispetto nei
confronti dei diritti umani da parte della Russia".

- Cosa ti lasci alle spalle nell'anno appena concluso e cosa ti vorresti portare dietro nel 2014?
"Nel 2013 lascio tutto ciò riguardante operazione e post operazione al ginocchio. Nel 2014 mi porto
dietro la medaglia d'argento all'europeo e le persone a me più care, sempre presenti negli ultimi
anni".

- Hai un biglietto aereo per partire subito, per dove?
"In questo momento partirei per Bali".

Cosa prevede il tuo futuro cestistico?
"Andare a giocare all'estero".
- Quando smetterai di giocare, come t'immagini?
"Ad oggi ho in mente un progetto, ossia aprire un wine bar. Perciò mi immagino a gestire questo locale dal forte successo . Viaggerei molto inoltre, dalle città d'arte europee, a mete incontaminate da scoprire. Ovviamente sarei mamma di 3 bambini!"
Dicono di lei
Tony Valentinetti (Head Coach): "Atleta poderosa, il miglior arresto e tiro, fra le italiane, in questo campionato. Deve mettere in ordine la mano sinistra. Ha grandi potenzialità anche in difesa, dove è cresciuta molto. Ha bisogno ancora un po' di tempo per lasciarsi alle spalle due anni problematici. Persona molto intelligente, educata e simpatica ".
Massimo Romano (Ass. Coach): "Giocatrice dalle grandi potenzialità fisiche e tecniche, esegue i fondamentali in maniera quasi perfetta. Deve avere più fiducia in se stessa ed avere un rapporto con" l'errore " più positivo. Sarà presto una giocatrice importante per la Nazionale".
Sunny Massari (Prep. Fisico): "atleta dotata di buon fisico e predisposizione al lavoro. Ha una buona forza esplosiva e velocità di piedi che le permettono di sfruttare al meglio le qualità offensive".
Rudy Poranese