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La Romeo Menti punta sui giovani anzi sui giovanissimi

mercoledì 22 novembre 2006
di Marcello Basili
Chi ha la fortuna di recarsi un qualsiasi pomeriggio della settimana al Comunale di Allerona Scalo noterà un continuo andirivieni di ragazzi dalle diverse età, ma tutti accomunati da una identica sana passione, quella del calcio, vissuta in questo contesto come sano divertimento, come aggregazione e voglia di stare insieme. L’atmosfera di un ambiente dove transitano tanti giocatori in erba risente dell’entusiasmo e della passionalità con cui tutti si prodigano affinché lo sport notoriamente più amato resti tale e sia praticato con lo spirito giusto specialmente dalle nuove leve. Nulla nasce per caso, tantomeno in una società come la Romeo Menti che vanta un settore giovanile di primaria grandezza, coordinato con sapiente esperienza e competenza da Ivano Ciuco, conosciutissimo per la propensione al contatto umano e alla tessitura di una tela ad incastro dove soltanto un abile direttore sportivo come lui sa districarsi. Fiore all’occhiello di una politica societaria di successo è senza ombra di dubbio la squadra dei “Giovanissimi”, che guidata da Luciano Fringuello sta ben figurando in un campionato provinciale che darà grandi soddisfazioni. Il lavoro del tecnico è supportato dalla valida collaborazione di Maurizio Albani in veste di referente ed accompagnatore, presenza costante e costruttiva, pronto a sopperire ogni esigenza che debba crearsi prima, durante e dopo la partita, il ruolo di allenatore dei portieri è invece assolto da Stefano Ricci. Certamente non sfugge a nessuno l’impronta umana con cui Fringuello segue i suoi ragazzi, sa usare il tatto richiesto senza ricorrere mai a metodi scomposti o toni di voce fuoriluogo: i giovanissimi trovano in lui un amico che insieme a loro si diverte, il segreto è tutto qui, i risultati arrivano, lo spirito di gruppo si cementa ed è un piacere vedere la domenica mattina scendere in campo una squadra di 11 primi attori. Quando si investono energie, tempo, risorse economiche per forgiare ragazzini ancora acerbi, bisogna farlo in maniera prolifica ma soprattutto intelligente, facendo amare il calcio per quello che è veramente e non per quello che sta diventando. Domenica 19 novembre ad Allerona Scalo si è disputata l’8 giornata del girone di andata ed i Giovanissimi dovevano vedersela con la Trasimeno 92. I padroni di casa non si sono lasciati sfuggire l’occasione di dimostrare grande carattere arrivando a riacciuffare un risultato che alla fine del primo tempo li vedeva sotto di 2 goals, realizzati il primo al 5 minuto da Mandaci e il secondo al 25’ da Verde. Nella ripresa i biancocelesti sicuri dei propri mezzi iniziano subito a scardinare la difesa avversaria ed è Piazzai che al 56’, a seguito di una mischia in area, accorcia le distanze per il momentaneo 1 – 2. Al 63’ un preciso lancio di Porcari per Sabatini che però viene colto in fuorigioco per questione di pochi centimetri. E’ ancora Sabatini a mettersi in mostra cinque minuti dopo, quando a seguito di una bella discesa sulla fascia sinistra serve un’invitante palla per Piazzai che viene però fermato dai difensori avversari. Al 18’, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto perfettamente da Pennino, la Romeo Menti ottiene il meritato pareggio che anzi inizia a stare assai stretto, tanto è il volume di gioco che i ragazzi di Mister Fringuello stanno esprimendo in un continuo crescendo. L’arbitro è costretto al 68’ ad espellere Scuota che trattiene platealmente Sabatini; il conseguente calcio di punizione battuto ancora da Pennino viene questa volta fermato dalla barriera che protegge la porta della Trasimeno 92 difesa da Scorpioni. Una vera spina nel fianco degli ospiti è Piazzai, che palla al piede è capace di incantare avversari e tifosi: fosse un pochino più altruista sarebbe perfetto ma è ancora presto per cercare campioni, adesso è più importante trovare amici con cui dividere gioie per le vittorie evitando drammi per le sconfitte. E’ piacevole seguire questa squadra e non mancherà occasione per dar spazio ad ogni singolo componente del collettivo, la mentalità più giusta è quella che vede scendere in campo undici protagonisti che hanno voglia di divertirsi e francamente mi sembra di capire che l’obiettivo si stia fino ad ora effettivamente centrando.