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Cronaca faziosa: interviene il presidente del Guardea

lunedì 24 ottobre 2005
Il presidente della GS Guardea calcio, Guglielmo Scianca, fa alcune precisazioni rispetto alla partita giocata dalla squadra guardeese domenica 23 con la Romeo Menti, di cui Orvietonews ha pubblicato, come d’abitudine, la cronaca fatta da un commentatore della Romeo Menti stessa, Marcello Basili.

Nel riconoscere la buona partita giocata dalla squadra alleronese, ai cui giocatori e dirigenti il Presidente afferma di aver fatto personalmente i complimenti a fine gara, Scianca stigmatizza la cronaca della partita fatta da Basili, che giudica faziosa e di parte. Infatti, oltre a non aver citato le numerose occasioni da goal create dal Guardea, Basili “nel resoconto della partita – afferma il presidente Scianca - omette di citare il fatto che ha scatenato gli episodi successivi, cioè il pugno alla nuca con cui il capitano Luca Cupello ha colpito, a palla lontana, il nostro Biagioni al 30' circa del primo tempo. Non può non essersene accorto perché il gioco è stato fermo alcuni minuti. Si è trattato di un episodio di violenza inaudita come raramente se ne vedono sui campi di calcio che ha comportato, in nottata, il ricovero in ospedale del Biagioni, un episodio per il quale mi riservo, insieme al giocatore, di sporgere denuncia nei confronti del colpevole.”
“E' strano – continua Scianca - che un cronista avvezzo alle cronache calcistiche, parlando di calcio violento, ometta una simile circostanza mentre si soffermi su episodi insignificanti e ricorrenti, caratteristici di ogni partita di calcio.”

Il clima dipinto da Basili non è dunque ritenuto corretto e vero dal Presidente del Guardea, che afferma che si è piuttosto trattato di una partita agonisticamente sentita da entrambe le squadre, vista la rispettiva classifica, con due episodi sopra le righe, uno per parte (Cupello e Biagioni), e “tutta una serie di eventi come normalmente si vedono sui campi di calcio, sottolineati da un pubblico particolarmente caldo.”
"Ognuno ha avuto infatti i suoi ammoniti, afferma ancora Scianca -
- Guardea ha avuto 4 ammoniti: Ferramini per proteste, Lolli per proteste, Giacani per aver calciato lontano il pallone a gioco fermo, De Carolis per intervento falloso;
- Biagioni è stato espulso, giustamente, per una dura entrata sul giocatore Cupello, dal quale era stato colpito, cadendo così nella provocazione cui era sottoposto dall'inizio della partita;
- La Romeo Menti, società con la quale da anni abbiamo ottimi rapporti, ha avuto 3 ammoniti per gioco falloso."

Molto dispiaciuto inoltre, il presidente Scianca, anche sul giudizio espresso da Basili riguardo al vivaio e alla conformazione della squadra guardeese:
“Da quest'anno il G.S- Guardea ha ricostruito il settore giovanile – afferma il Presidente - e l'operazione Roma, chissà perché a Basili tanto indigesta, è soltanto un supporto propagandistico a questa iniziativa e una necessità, vista la scarsità di elementi locali. Gli interessi, quindi, almeno in prospettiva sono i medesimi della Romeo Menti: far crescere un vivaio locale all'ombra di una prima squadra competitiva. I giocatori del Guardea provengono da diverse parti, come accade in quasi tutte le squadre di paese che non hanno la fortuna di avere un settore giovanile alle spalle, o una società forte vicino che ogni tanto gli presti qualche ragazzo. Non so cosa voglia dire il Basili con l'espressione infelice "prelevati dal suburbio", né se conosce da dove provengano i mie giocatori, ma se per caso volesse riferirsi all'estrazione sociale di questi ragazzi si tratta di 20 giovani tra i 19 ed i 23 anni, per la maggior parte studenti universitari che possono in qualsiasi momento dare lezione di educazione e civile convivenza”.

Nel riportare, come riteniamo doveroso, le precisazioni del Presidente del Guardea, affermiamo da parte nostra che ci piace dare ospitalità, nelle nostre pagine, a chiunque voglia parlare di calcio o di qualunque altro sport, invitando tuttavia chi ne parla a tener presente che il nostro giornale si ritiene strumento sociale e non fazioso e che, nei limiti del possibile, sarà per il futuro gradito che non si dimentichi il ruolo sanamente agonistico che lo sport dovrebbe avere. Cosa per il calcio forse difficile, ma non impossibile.