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Intervista a Massimo Frellicca, assessore comunale allo sport

venerdì 6 maggio 2005
di Laura Ricci

Assessore, come dobbiamo leggere la presenza dell'Assessorato allo Sport del Comune di Orvieto, accanto all'associazione Coscioni, all'iniziativa del Memorial Franco Cuccaro?

Mi sembra chiaro, come presenza significativa dell'amministrazione nel promuovere un evento che esprime la necessità politica di andare avanti, nel rispetto delle sensibilità di ognuno, con la ricerca scientifica, e che vuole dare sostegno a un'iniziativa di umana solidarietà. Il Memorial è dedicato a Franco Cuccaro, architetto di Napoli e Presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica e Consigliere dell’Associazione Luca Concioni, deceduto nel dicembre 2004: aveva 40 anni ed era malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Rispetto a questo problema ho, oltre a una visione politica generale, le mie personali opinioni.

Che cosa pensa, a questo proposito, della legge 40?

La legge 40, vietando qualunque tipo di analisi di una cellula uovo fecondata, nega uno dei maggiori progressi della medicina degli ultimi anni .Vieta, in pratica, la possibilità a 10 milioni di persone malate, ritenute incurabili, di guarire - forse - grazie alle ricerche sulle cellule staminali embrionali. Sono malati di alzheimer, arteriosclerosi, autismo, cancro, diabete, morbo di Parkinson, distrofia muscolare, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica ed altre malattie: muoiono, mentre circa 25.000 embrioni soprannumerari congelati sono destinati alla spazzatura.

Condivide, dunque, il referendum abrogativo.

Non solo lo condivido, ma rivolgo personale appello ai cittadini di andare a votare “SI” al referendum abrogativo di parti della legge 40 del 12 e 13 giugno. E’ una legge che riguarda i diritti, in primo luogo quello alla salute, le aspettative delle persone, la libertà di scienza, i principi morali. Penso che l’attuale legge 40 ferisce in particolar modo la libertà delle donne e della ricerca scientifica.

E della posizione dei cattolici cosa ne pensa?

Non condivido l’astensione promossa dal Cardinal Ruini e da una parte del mondo cattolico; e ritengo positivo il fatto che il mondo cattolico non sia tutto unito sull’astensionismo. Penso all'affermazione di Prodi: sono un adulto e vado a votare. È comunque ovvio che i temi della bioetica sono temi che attengono alla coscienza di ognuno, quindi da parte mia vi è massima sensibilità e rispetto per chi non la pensa come me.


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