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La ricetta di Reno Montanucci per il turismo

giovedì 18 novembre 2004

La crisi del turismo e un nuova associazione che raccolga tutte le esigenze degli operatori del settore. Questa è la necessità che Nazzareno Montanucci, titolare dell’omonimo Caffè, uno dei locali storici del centro, vuole portare avanti per risolvere al più presto i gravi problemi che da anni pesano sul sistema turistico orvietano.

 

Mi permetto di sottoporre all'attenzione degli amici ristoratori e di coloro, che a vario titolo operano nel settore dell'accoglienza turistica, alcune considerazioni. Le difficoltà dell'attuale fase del turismo cittadino è conseguenza della sua complessità e mutevolezza, sia congenita che legata alle vicende internazionali, ma credo sia ormai imprescindibile la constatazione, purtroppo tragica e dolorosa, della influenza aggravante legata alla totale mancanza di coesione e strategia politica
tra gli addetti ai lavori che invece di misurarsi con la grande sfida attuale sembrano barcamenarsi tra una latenza, ormai proverbiale, e piccole guerre commerciali che non trascurano intimazioni di natura burocratica.

 

Le analisi statistiche pubbliche e ancor più il nostro monitoraggio quotidiano confermano non solo una diminuzione della presenza turistica ma, fatto ancor più grave, rivelano un abbassamento del livello qualitativo della domanda che nella sua "novità" cela un rischio ancor più grande e purtroppo da tutti non ancora conosciuto e paventato: la mercificazione della nostra offerta collettiva che attraverso l'abbandono dello spirito nobile e straordinario della nostra terra e delle sue tradizioni a cui molti di noi hanno dato e continuano a dare un validissimo anche se faticosissimo contributo, ci sprofonderebbe in una lenta irreversibile e pertanto definitiva decadenza.

 

Pertanto rivolgo un caloroso invito a tutti coloro che operano nel settore e che condividono la straordinaria emergenza della fase attuale ad esprimere le proprie valutazioni e farsi carico della istituzione di un nuovo organismo rappresentativo che nel più breve tempo possibile possa permetterci la condivisione dei problemi, dei rimedi e delle speranze che, nonostante tutto, sono ancora alla nostra portata. Con particolare riguardo a:


1) Definizione di una strategia comune che rispettando le grandi risorse storiche, artistiche paesaggistiche e culturali del comprensorio in cui operiamo sia capace di interagire in maniera positiva con il mercato che ci compete.

2) II raggiungimento di una adesione la più ampia possibile delle nostra aziende e dei singoli operatori turistici alle nuove strategie con una risposta appassionata e convinta a quei parametri di qualità dell'accoglienza, sempre più etichetta del territorio e sempre meno espressione rarefatta della sensibilità di pochi.

 

3) L'apertura di un confronto con l'Amministrazione Comunale di Orvieto che in occasione della "Conferenza sul Turismo" del mese passato, ha notificato un nuovo piano per la valorizzazione delle potenzialità turistiche del nostro territorio.