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La Coar torna da Rimini col dente avvelenato

domenica 22 febbraio 2004
di Davide Breccia

Una partita iniziata male e finita ancora peggio per la Coar Orvieto, una gara abbordabile, almeno sulla carta, che si è trasformata in un’altra debacle e che rende a questo punto più vicino l’incubo play out.

La gara inizia in maniera abbastanza equilibrata e nella prima frazione non ci sono particolari emozioni, ma i locali chiudono in vantaggio per 1-0 trasformando un dubbio calcio di rigore assegnato per fallo di mano di Lima in area, anche se il capitano biancorosso aveva il braccio totalmente attaccato al corpo.

Nella ripresa la Coar va inizialmente in bambola, ma riesce a pareggiare con Scorpioni; subito dopo però subisce il ritorno del Rimini, che si porta sul 4-1.
Zappone gioca la carta del portiere volante a 4 minuti dal termine e la Coar risale sino al 4-4, con le altre 2 reti di Scorpioni ed il sigillo di Ara, ma a pochi secondi dalla fine su un diagonale da fuori la palla è intercettata dalla spalla di  Pirati, voltato di schiena; altro rigore dubbio e contestatissimo, che viene trasformato dal Rimini per il definitivo 5-4 della vittoria dei romagnoli

Zappone è amareggiato: “noi abbiamo avuto dei momenti di black out, è vero ed a fine gara ero arrabbiatissimo, quindi poco lucido, ma ripensando a mente fredda non posso che pensare che ci abbiano voluto danneggiare con premeditazione, perche sono successe cose troppo strane. Con noi erano d’accordo anche quelli del Rimini che hanno ammesso che l’arbitraggio è stato scandaloso”.

Ora per la Coar non rimane che rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare, perché a questo punto lo spettro dei play off si fa sempre più vicino.