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Bufera nel calcio orvietano

lunedì 28 aprile 2003
di Gabriele Anselmi
La migliore stagione calcistica orvietana puň compromettersi proprio con le lotte tra le squadre della rupe. Mai prima ad ora ad Orvieto si era arrivati con una squadra nel campionato nazionale dilettanti e due in promozione. Ma proprio l’attrito tra Ciconia e Federico Mosconi potrebbe distruggere il castello. Lasciando da parte l’Orvietana alle prese con la lotta per la salvezza il focolaio si č acceso al termine della fine del girone B di promozione.

La causa scatenante di una probabile ripercussione sui verdetti usciti dal campo č il ricorso fatto dal Ciconia lo scorso 4 gennaio proprio contro i “cugini” di Sferracavallo che avevano fatto giocare Filippo Avola al terzo anno di prestito e quindi in una posizione irregolare. Una situazione ambigua che sembrava essersi risolta ma che invece domani potrebbe indirizzarsi su altre strade.

Č infatti fissata per martedě 29 aprile, la riunione della commissione disciplinare che giudicherŕ la posizione delle due squadre orvietane nei confronti di altre squadre che avrebbero potuto usufruire del beneficio del ricorso oltre allo stesso Ciconia.

Un panorama pieno di tensione che a fatto tuonare il direttore generale del Federico Mosconi Marco Marini “Queste situazioni mi inducono proprio a lasciare perdere – afferma Marini – L’impegno e i sacrifici fatti durante la stagione ma anche in passato si vanificano in questa maniera. Siamo stati pugnalati alle spalle come Bruto e Cassio pugnalarono Giulio Cesare.

Questo ricorso potrebbe farci retrocedere nei play out. Č stata una situazione difficile da gestire, i ragazzi che scendevano in campo erano condizionati da queste vicissitudini burocratiche che possono rendere vani gli sforzi fatti per raggiungere la salvezza. Noi comunque attendiamo il verdetto con la massima tranquillitŕ, se dovremo giocare i play out lo faremo con il massimo impegno senza scendere in altre polemiche inutili.

Sarebbe stato meglio che questa storia fosse stata discussa personalmente senza ricorrere a vie legali, visto che con il Ciconia abbiamo rapporti nel settore giovanile. Ormai non si puň tornare indietro e i rapporti con il Ciconia non potranno essere piů gli stessi”. Dalla parte dei biancocelesti č il presidente Giovanni Tonelli a parlare “Noi siamo tranquillissimi, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dalla federazione. Siamo fuori da questo procedimento della disciplinare”.

Tra i due fuochi interviene a placare le anime il sindaco Stefano Cimicchi. “ Sicuramente non č stata un’azione fatta in malafede ma un incidente che potrebbe essere pagato a caro prezzo. Mi auspico che le faide tra le due societŕ si possano placare al piů presto e che Marini torni sui suoi passi e rinunci all’idea di abbandonare il calcio. “