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Scontro al calor bianco nel calcio locale

martedì 25 marzo 2003
di Gabriele Anselmi
Il Ciconia continua la sua battaglia a suon di ricorsi. Questa volta è la Grifo Attigliano ad essere chiamata in causa per aver fatto giocare un calciatore squalificato. I rossoverdi avevamo gettato nello scompiglio il club di patron Tonelli, infligendogli una pesante sconfitta casalinga per 2 – 0. La controversia nasce sull’impiego del giovane Santori Daniele subentrato al 36° del secondo tempo nella gara dello scorso 15 marzo. Il calciatore: squalificato la settimana prima con la squadra juniores della grifo, perché recidivo di ammonizioni, come recita il comunicato ufficiale n° 29 del 12 marzo 2003 redatto dal comitato provinciale F.I.G.C. di terni, non poteva prendere parte alla partita contro il Ciconia Calcio. Dopo la vittoria del reclamo contro il Federico Mosconi il Ciconia potrebbe guadagnare altri punti importanti per la salvezza. Il ds della Grifo Attigliano, Gambini, parla con franchezza dell’accaduto: “Per un errore non imputabile a nessun elemento in particolare della società, siamo incappati in questo sbaglio. Sicuramente al di la dell’esito del ricorso rimane la nostra vittoria sul campo ma se abbiamo sbagliato dobbiamo pagare. La realtà calcistica di Attigliano non va oltre la prima categoria e ne eravamo consapevoli ad inizio stagione. Siamo andati avanti cercando di onorare fino in fondo, e con professionalità, questo campionato e penso che ci stiamo riuscendo. Se questi punti derivati dal reclamo serviranno per la salvezza del Ciconia, da parte nostra non possiamo essere che compiaciuti”. Il presidente Giovanni Tonelli continua a ribadire la stessa posizione avuta nel caso del reclamo fatto al Federico Mosconi: “Come già mi sono espresso per l’altro ricorso il mio intento è quello di fare gli interessi della società. Le circostanze dei fatti portano a fare delle scelte che sarebbe più piacevole non fare ma d’altronde sia per il Federico Mosconi che per l’Attigliano hanno commesso degli illeciti evidenti”. L’elemento lampante di queste vicende rimane la vicinanza tra le società interessate, che può creare una serie di contrasti al livello locale. Tuttavia resta la consapevolezza che se si commette un errore bisogna pagarlo.

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