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Orvietana: Sei partite per sperare ancora.

mercoledì 27 marzo 2002
di Davide Breccia
Sono sei le gare rimaste ai biancorossi per tentare ancora un impresa che, dopo il pareggio beffa interno con il Cesi retrocesso, sembra irraggiungibile.
Massimo Picotti, Direttore Sportivo orvietano, stima in circa il 10%, le possibilità di rimanere in serie D e si rende conto che il cammino sarà tutto in salita, visto che su sei gare, due saranno al Muzi e le rimanenti quattro lontane dalle mura amiche.
Si parte da Grosseto: all'andata finì 2-1 per i toscani. Poi ad Orvieto sarà la volta del Monterotondo, sul cui campo Chiasso e soci rimediarono una brusca sconfitta per 2-1. Di qui si andrà ad Albano Laziale; all'andata finì 2-0 per l'Orvietana, che però il turno successivo perse in casa col Sansovino di Riccardo Fatone per 1-0 dopo una gara inguardabile, caratterizzata da molte assenze fondamentali. Da M.S,Savino si rientrerà poi al Muzi per l'ultimo incontro casalingo contro il Rieti, autentica mattatrice dei biancorossi all'andata dove vinse 3-1. L'ultima di campionato, infine, vedrà la compagine orvietana a Roma sul campo dell'Astrea, sconfitta all'andata per 2-1 al Muzi.
Sei gare, 18 potenziali punti a disposizione, una matematica che ancora non condanna inesorabilmente e la consapevolezza di un organico sicuramente non da Eccellenza. Bene, queste sicuramente possono essere tre valide ragioni per scendere in campo con la mentalità adatta ad una decisa ricerca della salvezza ed Orvieto si augura che in questa chiusura di una stagione da dimenticare per come è andata, ma da tenere bene a mente per i gravissimi errori commessi, l'Orvietana trovi le giuste motivazioni per lottare fino in fondo.

(nella foto Gianni Polvani, migliore in campo contro il Cesi)