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Tornano le Arance della Salute Airc. Trent'anni di impegno per la prevenzione del cancro

giovedì 23 gennaio 2020
Tornano le Arance della Salute Airc. Trent'anni di impegno per la prevenzione del cancro

Si rinnova puntuale nell'ultimo fine settimana del primo mese dell'anno, il grande appuntamento con la solidarietà partito nel 1990 e promosso dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Saranno una cinquantina i volontari della Delegazione AIRC di Orvieto e dei gruppi del comprensorio che sabato 25 e domenica 26 gennaio saranno presenti nelle piazze del territorio per distribuire “Le Arance della Salute”, il cui acquisto consente di sostenere la ricerca.

In particolare, ad Orvieto in Piazza della Repubblica e lungo Corso Cavour all'altezza della Torre del Moro, ad Orvieto Scalo al Centro Commerciale “Porta d'Orvieto”, a Sferracavallo in Piazza Olona. Nel comprensorio, appuntamento a Fabro in Largo Unità d'Italia e Piazza Carlo Levi, a Ficulle in Piazza Carlo Levi all'altezza della Porta del Sole e a Montegabbione in Piazza della Repubblica.

A fronte di una donazione simbolica di 10 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 chili di arance rosse e una comoda shopper. In molte delle oltre 3000 piazze in tutta Italia, tra cui quelle di Orvieto e dell'Orvietano, sarà possibile trovare anche vasetti di miele di fiori d'arancio e marmellata di arance.

“Le arance rosse – spiega Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e professore di gastroenterologia all’Università di Bologna – sono il simbolo della sana alimentazione, ricche di pigmenti chiamati antocianine che in laboratorio hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata.

Le arance sono inoltre uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici. Oggi sappiamo, per esempio, che l’adesione alla dieta mediterranea riduce significativamente la possibilità di sviluppare il tumore del colon-retto e, grazie a uno studio sostenuto da AIRC, abbiamo dimostrato in esperimenti di laboratorio che questa riduzione del rischio avviene attraverso cambiamenti del microbiota intestinale”.

Qui, un interessante articolo pubblicato da Sette, l'inserto del Corriere della Sera.

Per ulteriori informazioni:
www.arancedellasalute.it