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Più di cento bambini del "Regina Margherita" per rinnovare l'Infiorata di Anna

giovedì 20 giugno 2019
di Davide Pompei
Più di cento bambini del "Regina Margherita" per rinnovare l'Infiorata di Anna

Una firma a cinque dita, moltiplicata per ognuno degli oltre cento piccoli partecipanti. Hanno dai 3 ai 5 anni e frequentano la Scuola dell'Infanzia "Regina Margherita" di Orvieto, i giovanissimi artisti che hanno immerso la loro mano nei secchi di colore. Rosa, viola, arancio, rosso, giallo, due tonalità di azzurro, due di verde. E un grande cuore, che pulsa all'interno di un sole che irradia e contagia.

Come l'Amore. A chi osserverà il compito di attribuire un significato a un gesto intimo che si è fatto rito collettivo per dare continuità e valore ad una tradizione avviata da Anna nel 1990. Quella di un'infiorata – di fronte casa, di fronte scuola – per onorare un momento di incontro, rendere gloria e salutare il passaggio del Santissimo in occasione della Processione del Corpus Domini.

Sarà così anche quest'anno, nel tardo pomeriggio di giovedì 20 giugno. Con meno petali, ma immutato sentimento condiviso insieme ai bambini e ad Annarita Frollano, l'insegnante che ha aiutato a trasporre misure e bozzetti. Sei pannelli, dipinti su lenzuola bianche, che andranno a riempire gran parte di Via Cesare Nebbia, lungo tutta la lunghezza dell'asilo. Oltre 14 metri di colori.

Sassi da reperire e passamanerie da cucire, fino alle 3 di notte. Con l'entusiasmo necessario a non sentire la stanchezza. Lo stesso che, quest'anno, ha spinto ad un cambio di forma. Più di un mese di lavoro per rappresentare temi eucaristici come l'Agnello immolato, il Pane e il Calice del Vino, il Tabernacolo del Duomo. Cinque pani e due pesci, ma anche i quattro quartieri di una sola città.

Unica e unita, se davvero decidesse di esserlo. Aperta, realmente, come quelle mani che, in tutte le religioni, si impiegano nei gesti universali dei saluti. E della preghiera, che è anche forma di ringraziamento verso certe inattese carezze. Ognuno ha realizzato un pezzetto, ognuno si è meritato il grazie sincero di Anna, ancora sensibile alle "tenerezze di Dio" e al profumo di Elisa.