Avrà luogo mercoledì 24 aprile alle 18.30 alla Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto (Palazzo Negroni, ex Tribunale) la cerimonia di intitolazione dell'Aula Magna a “Aula del Dialogo”. La proposta, arrivata dall'Associazione ApertaMente Orvieto, ha trovato subito l'appoggio della Fondazione per il Csco e del Comune di Orvieto con l'approvazione unanime in consiglio comunale. Contestualmente, i prossimi impegni condivisi anche con l'amministrazione comunale, saranno quelli di istituire le iniziative “Orvieto Città Aperta” e “Freud e Orvieto” oltre a promuovere progetti finalizzati a valorizzare e trasmettere il patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio.
"Siamo felici - afferma il presidente di ApertaMenteOrvieto, Erasmo Bracaletti - che la nostra proposta, votata all'unanimità in uno dei recenti consigli comunali, possa ora trovare concretezza. Per noi rappresenta un altro pezzetto di strada, quella strada che è stato il motivo della nostra nascita. Nell'iniziativa saranno protagonisti i giovani, ragazzi e le ragazze con la loro visione del dialogo. Loro sono il nostro futuro ed è anche grazie a loro, che ogni anno, il nostro Festival del Dialogo riscuote sempre più consensi e apprezzamenti”. L'associazione da tempo impegnata sul territorio orvietano con eventi di carattere sociale, intesi a sensibilizzare la collettività e le giovani generazioni, ha messo in programma una serie di iniziative che culmineranno con la sesta edizione del Festival del Dialogo che si terrà ad ottobre 2019 e sarà incentrata sul tema “Cambiamenti Climatici: verso il punto di non ritorno - sfide locali e sfide globali”.
La prossima tappa sarà quella di venerdì 17 maggio e vedrà protagonisti l’IISST di Orvieto e l’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG) che condurranno una simulazione di Assemblea Generale. L’evento è indirizzato a studenti del 3°, 4° e 5° anno delle scuole superiori e prevede il confronto dei partecipanti su temi di attualità politica, attraverso l’elaborazione di proposte concrete che verranno dibattute in un’assemblea strutturata sul modello dell’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo.