sociale

Umbria al vertice del rapporto Istat su servizi prima infanzia

sabato 16 dicembre 2017
Umbria al vertice del rapporto Istat su servizi prima infanzia

“L’Umbria è la regione con la più alta percentuale di iscritti ai servizi educativi rispetto alla popolazione da 0 a tre anni, quasi il 45 per cento, e, come conferma il recente rapporto Istat sugli asili nido e gli altri servizi socioeducativi per la prima infanzia, è fra le sole tre regioni in Italia ad aver già superato il parametro del 33 per cento di posti disponibili rispetto ai bambini residenti”. È quanto sottolinea la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, commentando “con molta soddisfazione” i dati dell’ultimo rapporto Istat, relativo all’anno educativo 2014/2015.

“Siamo nella testa della classifica – rileva – insieme a Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, regioni che si sono sempre distinte per la qualità e la capacità innovativa dei servizi per l’infanzia. Un risultato – prosegue – che è frutto del costante impegno della Regione, a fianco dei Comuni così come delle famiglie, per garantire a tutti i bambini e le bambine residenti in Umbria la possibilità di accedere a servizi educativi e di istruzione di qualità, con un’attenta programmazione e strumenti finanziari”.

“Il primato nazionale – dice ancora la presidente - ci è di stimolo ad andare ancora avanti, secondo gli obiettivi che ci siamo prefissati di tendere progressivamente al 100 per cento, garantendo a tutti l’accesso e innalzando allo stesso tempo la qualità dei servizi. Stiamo infatti lavorando per qualificare ulteriormente l’offerta, per consolidare in particolare quella degli asili nido in modo da assicurare la continuità educativa e di istruzione nella fascia d’età da 0 a 6 anni, attraverso un sistema veramente integrato di servizi fin dalla nascita.

La Regione si sta attrezzando anche dal punto normativo e continuerà a sostenere, non solo in modo sussidiario, lo sforzo degli enti pubblici locali e del privato sociale accreditato anche investendo cospicue risorse, utilizzando sia i fondi nazionali che quelli del bilancio regionale, per realizzare nuovi edifici per poli innovativi per l’infanzia, migliorare le strutture esistenti e contribuire alla gestione dei servizi”.

Fonte: Regione dell'Umbria