"Solidarietà al Garante per l'Infanzia, De Vincenzi ossessionato dall'inesistente Teoria del Gender"
Il consigliere Sergio De Vincenzi (Rp) “condivide e sostiene” la scelta del Comune di Todi di spostare alcuni libri dalla sezione bambini a quella per adulti della biblioteca comunale. De Vincenzi è “sorpreso” della posizione del Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e si chiede “se sia realmente a garanzia di tutti i bambini o solo degli adulti che vogliono affermare i propri diritti anche sulle loro spalle: se così fosse non resterebbe che invitarla a rassegnare le proprie dimissioni”.
"La Garante regionale, Maria Pia Serlupini - affermano da Omphalos Perugia - aveva giustamente preso posizione contro la direttiva oscurantista proposta da due assessori del Comune di Todi. La direttiva, lo ricordiamo, aveva l’obiettivo di rimuovere tutti i libri appositamente pensati per spiegare ai più giovani il rispetto delle differenze e la lotta alle discriminazioni. Una sorta di messa al bando di tutti i libri per bambini non conformi al modello che alcuni gruppetti di fanatici integralisti vogliono imporre a tutta la società.
«Esprimiamo la nostra profonda solidarietà alla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza a seguito degli attacchi insensati del consigliere De Vincenzi – commenta il presidente di Omphalos, Stefano Bucaioni – È ormai evidente che il pluri-consigliere è ossessionato da omosessualità e famiglie omogenitoriali e non passa giorno senza una sua dichiarazione di odio e discriminazione contro la nostra comunità. Ricordiamo al pluri-consigliere che è stato eletto per occuparsi delle necessità di questo territorio e non per dare addosso ad una comunità e a delle persone che semplicemente non rispettano il modello standard che il consigliere e il suo gruppetto di integralisti vorrebbero imporre a tutti. Forse chi dovrebbe dimettersi dalle due poltrone che occupa contemporaneamente è proprio lui.»
Il consigliere Sergio De Vincenzi, che occupa contemporaneamente le poltrone di consigliere regionale e consigliere comunale, è stato l’artefice di numerose iniziative appositamente pensate contro le persone omosessuali e transessuali sia nel Comune di Perugia che in Regione Umbria. Per fortuna le sue iniziative illiberali e discriminatorie sono sempre state respinte sia dalla sua maggioranza in Comune, sia dal Consiglio Regionale.
«Per rispondere a questi attacchi insensati e all’assurda direttiva proposta a Todi, facciamo nostre le parole della Garante – conclude Bucaioni – se oggi arriviamo a chiedere il ritiro di libri che parlano di rispetto per le differenze e di non discriminazione verso le persone con un diverso orientamento sessuale o identità di genere, cosa faremo se domani altre persone ci chiedessero di ritirare i libri sulla tratta dei neri, la Shoah, la realtà delle Foibe o la Mafia? Cosa accadrà allora, non solo nelle nostre biblioteche, ma nelle nostre scuole, nel vivere quotidiano, nella società tutta?»