sociale

Nuovo libro per Chiara Esposito. Piovono "Gocce di Felicità" sull'Africa

domenica 21 maggio 2017
di Davide Pompei
Nuovo libro per Chiara Esposito. Piovono "Gocce di Felicità" sull'Africa

Ha immaginato un arcobaleno che appare dopo la pioggia e un attimo dopo scompare, come certe speranze "che – scrive – prima o poi vanno in fumo". Per rappresentare la sua "testa vagabonda", ha scelto come immagine "Angel in Natarajasana" di Manuela Montero, vista ad una mostra fotografica insieme alla sua classe e alla professoressa Stefania Libera Ceccarelli.

"Libera", almeno per un attimo, si è sentita anche Chiara Esposito, al quarto anno del Liceo delle Scienze Umane di Orvieto, che al termine della visita, sul libro degli ospiti ha scritto: "Questo quadro mi fa volare con la fantasia, è come un aeroplano quando mi va di prendere il volo...". Lo fa di frequente, grazie a una passione – quella per la scrittura – più forte di tutto. Si libra leggera, oltre le sue due ruote.

E quando plana da quei voli, riporta a terra un po' di azzurro. "Simboleggia il mio modo di affrontare la vita”. Sulla copertina del suo ultimo libro, presentato giovedì 18 maggio nell'Aula Magna di Palazzo Clementini, c'è posto, in realtà, anche per il fucsia che "evidenzia la mia felicità interiore" e poi il giallo, "la mia fonte d'ispirazione”, e l'arancione, "volutamente in modo meno marcato per dare voce ad alcuni popoli e alla loro anima".

L'armonia dei colori di quell'arcobaleno mista agli spazi vuoti dove questa latita, finisce per distillare "Gocce di Felicità. Drops of Happiness". Questo, il titolo del libro in cui la giovanissima autrice prende in esame le diverse zone che compongono l'Africa, "quelle più nascoste che purtroppo nessuno va a visitare per paura dei numerosi conflitti tra le popolazioni, ormai all'ordine del giorno".

"Mi sono impegnata al massimo – ha confidato Chiara – per raccontare le problematiche del continente africano. Non è stato affatto semplice. A differenza del mio secondo libro, 'Il Vento della Felicità' dove tutto era racchiuso in un mondo fiabesco, qui possiamo dire che è un racconto fantastico con chiavi di lettura realistiche. Ho cercato di riportare alla luce simbolicamente, come si fa per uno scavo archeologico, una realtà all'apparenza bella ma anche sofferente".

"Non ho cercato di essere un'eroina, ma un'amica delle tribù presso le quali sono andata...idealmente. Affinché si sentissero meno sole. Spero di esserci riuscita". E, a giudicare da applausi, fiori e consensi ricevuti non solo da compagni di scuola, professori, familiari e amici, sembra proprio di sì. A nome dell'intera città lo ha testimoniato anche la vicesindaco Cristina Croce, sue le deleghe scolastiche e sociali. E lo ha ribadito anche il sindaco, Giuseppe Germani.

"Sei una cittadina – le ha detto, intervenendo alla presentazione – che ci riempie di orgoglio. Grazie alla tua voglia di esprimerti, ci regali gioia, voglia di vivere. Riesci a farci emozionare e questo è un grande dono per tutti noi. Stai facendo un grande lavoro. Continua così. Ringrazio anche la scuola, perché riesce a dare ai nostri ragazzi, a tutti, opportunità senza distinzioni. Stiamo vivendo un momento molto particolare, anche al livello mondiale. Impariamo a convivere".