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Verso "Orvieto in Fiore 2017". Terremoto e rinascita il tema delle infiorate

giovedì 23 febbraio 2017
Verso "Orvieto in Fiore 2017". Terremoto e rinascita il tema delle infiorate

"Terremoto e rinascita". Sarà questo il tema delle infiorate della quinta edizione di "Orvieto in Fiore", che tornerà sulla Rupe da giovedì 1° a domenica 4 giugno. Il tema è stato presentato in occasione dell'annunciato incontro "Dal terremoto a... Esperienze di terremoti e rinascite a confronto", tenutosi venerdì 17 febbraio al Palazzo del Capitano del Popolo, promosso dal "Comitato Cittadino dei Quartieri" d'intesa con Diocesi di Orvieto-Todi e Comune.

La mattinata si è aperta con i saluti di Armando Fratini, vicepresidente dell'associazione, dell'assessore alla cultura Alessandra Cannistrà e del vescovo Benedetto Tuzia. Si sono poi susseguiti, con il coordinamento del giornalista Davide Pompei, un interessante e toccante filmato realizzato dal Gruppo FAI Orvieto sui beni culturali distrutti dal terremoto, l’intervento di Giuliano Santelli, responsabile della Protezione Civile di Orvieto, e quelli di don Marco Gasparri e di Caterina Tascini, responsabile e volontaria della Caritas diocesana, che hanno raccontato le loro esperienze tra Umbria e Lazio, in particolare nelle realtà di Preci e di Amatrice, ponendo l’accento sulle difficoltà di ricreare i legami delle comunità, annientati dal sisma.

È stata poi la volta di Marco Gianlorenzi, presidente dell’Associazione "3.36. Per Barbara & Matteo", nata per ricordare i concittadini Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi che hanno perso la vita a causa del terremoto di Amatrice, per proseguire con la psicopedagogista Francesca Spadaccia di ApertaMenteOrvieto che ha parlato del terremoto e della ricostruzione come metafora per le rinascite e le rivoluzioni dell’animo umano.

"Ogni cambiamento, ogni 'terremoto' dell'esistenza - ha spiegato - è preparato ed annunciato da esperienze, tensioni e mutamenti che spesso non vogliamo vedere e che ci traggono in inganno, provocando il nostro stupore tutte le volte che assistiamo ad una trasformazione profonda. Ognuno di noi affronta il suo personale terremoto e, come per ogni sisma, solo se le strutture sottoposte a forti pressioni sono solide e ben costruite l'energia sprigionata non provocherà danni. Essere consapevoli dei cambiamenti, anche i più lenti, e rinforzare le strutture, edilizie e psicologiche, sapendo che niente è fermo ma che tutto si muove è l'unica strada per affrontare terremoti e crisi".

A concludere la mattinata è stato l’ospite d’onore dell’iniziativa, monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, Diocesi nella quale si trova Amatrice, che ha parlato della voglia di ricostruzione, fisica, sociale e morale in seguito alle scosse distruttrici del sisma dello scorso agosto e dei terremoti di ogni giorno.

"Il terremoto - ha detto - è una cocente sconfitta, un fallimento che cancella quello che è stato costruito insieme nel tempo. Occorre ripartire da quella ferita che brucia, andando oltre il dolore della sconfitta. Il terremoto è capovolgimento delle cose, ma anche delle relazioni che aiuta a vedere qualcosa da un altro punto di vista. Operazione, questa, che rende tutti più umili. Ma il terremoto è anche una sfida aperta. Che dalle pietre si possa arrivare ai fiori non è un processo rettilineo, richiede il coinvolgimento di tutti".

"La carrellata di distruzione e ricostruzione - sottolineano dal Comitato Cittadino dei Quartieri - sarà un utile stimolo per gli studenti delle scuole superiori orvietane presenti alla mattinata. Saranno proprio loro, infatti, nelle prossime settimane, a tradurre la voglia di ricominciare nei bozzetti delle infiorate del prossimo giugno, oltre a predisporre testi e altri elaborati che faranno da cornice all’inaugurazione di Orvieto in Fiore 2017.

A tal proposito stanno continuando gli incontri della presidenza del Comitato con i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti delle scuole orvietane. A sottolineare il profondo legame tra l’evento orvietano e le comunità colpite dal sisma, si è deciso di devolvere alle popolazioni terremotate il ricavato della lotteria abbinata alla Staffetta dei Quartieri di sabato 17 giugno, vigilia del Corpus Domini".