Verso la riqualificazione dell'ospedale. I lavori inizieranno a marzo
Inizieranno martedì 1° marzo i lavori per la riqualificazione dell’ospedale di Città della Pieve, che diventerà una “Casa della salute” con il mantenimento della rete dell’emergenza e soccorso e possibilità di attivazione di una postazione di elisoccorso diurno e notturno, il potenziamento dei servizi ambulatoriali, territoriali e di diagnostica, l’incremento delle attività sanitarie programmate, l’aumento di posti letto per pazienti affetti da patologie cronico-degenerative (Residenza sanitaria assistita), l’attivazione di un modulo di degenza per la riabilitazione estensiva post ospedaliera.
Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro di cui 900mila per nuove attrezzature e arredi, è stato illustrato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dall’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, nel corso dell'annunciata assemblea pubblica che si è svolta martedì 21 febbraio alla Sala Sant'Agostino di Città della Pieve. Presenti il direttore regionale Salute, Welfare, Organizzazione e Risorse Umane, Walter Orlandi, il direttore generale della Usl Umbria 1, Andrea Casciari, il sindaco della città, Fausto Scricciolo.
"Parola mantenuta – le parole del primo cittadino - così come sono stati mantenuti gli impegni sulla riqualificazione del plesso di Città della Pieve sia sui servizi che saranno disponibili che sulle garanzie per l'attività di gestione delle emergenze. “Le aspettative della gente sono state ascoltate – ha esordito il sindaco Fausto Scricciolo nel suo intervento introduttivo - Siamo riusciti ad ottenere tutte le risposte di cui avevamo bisogno e qualcuna in più, che riguarda la capacità di rendere anche attrattivo il territorio, sotto il profilo sanitario, grazie ai servizi che si svolgeranno qui a Città della Pieve. Perché nelle fasi di riorganizzazione ci sono tanti interessi in ballo ma il primo, quello da salvaguardare in via preferenziale è quello pubblico, e cioè il bisogno di salute che qui a Città della Pieve, da tempo, non trovava più risposta adeguata nella nostra struttura.
Ci eravamo abituati – ancora Scricciolo - ad andare altrove perché in questa struttura non eravamo più capaci di ottenere le risposte giuste in termini di salute. Questo era il primo scoglio da superare, mentre il secondo era il rischio di disperdere i livelli occupazionali. Con questa via, che oggi finalmente presentiamo come certa e definitiva, annunciando l'avvio dei lavori, salvaguardiamo l'uno e l'altro interesse. Le risposte che ci sono state date dalla Regione, rispetto a quello che chiedevamo, hanno fatto appunto prevalere l'interesse pubblico di fronte sia a quelli personali che a quelli di certe parti della politica. Oggi – ha concluso - presentiamo una struttura funzionale che è il massimo di quello che potevamo sperare per la realtà di Città della Pieve in considerazione delle sue dimensioni e del suo contesto territoriale. Possiamo affermare con decisione di aver intrapreso e percorso la migliore strada possibile”.
“Si tratta di un progetto – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – che s’inserisce in un quadro di riordino del sistema sanitario che impone elementi di innovazione per rispondere in maniera adeguata ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio. Garantiamo le cure primarie, mantenendo e potenziando la rete dell’emergenza, con una dotazione medica e infermieristica adeguata per fornire assistenza di qualità e in sicurezza. Con la riqualificazione dell’ospedale di Città della Pieve – ha aggiunto – a cui seguirà quella di Narni-Amelia e poi dell’area della Valnerina per quanto accaduto con il sisma, fissiamo un punto importante nella riorganizzazione della rete ospedaliera e delle cure primarie in Umbria per adeguarle ai nuovi bisogni espressi dalla comunità regionale, salvaguardando un sistema di sanità pubblica di qualità elevata”.
“La riqualificazione dell’ospedale di Città della Pieve – ha evidenziato l’assessore Luca Barberini – non è più una promessa, ma una certezza che si fonda su servizi sanitari di qualità e attenzione ai bisogni del territorio. Il progetto rientra nel nuovo modello di sanità che vogliamo costruire in Umbria, basato su superamento della visione ospedalocentrica, qualità delle prestazioni, centralità della persona e dei suoi bisogni di salute, promozione della rete della prevenzione, potenziamento dei servizi territoriali e della sanità di prossimità con il rafforzamento delle attività ambulatoriali quotidiane anche per favorire l’abbattimento delle liste di attesa. L’obiettivo è rispondere al meglio ai nuovi bisogni di salute dei cittadini umbri, mettendo in campo strategie nuove in un contesto sociale profondamente cambiato e assicurando servizi omogenei su tutto il territorio regionale”. Il percorso di riqualificazione dell’ospedale di Città della Pieve è stato avviato nel 2013 con la riorganizzazione di alcuni servizi. Lo scorso mese dicembre è stata aggiudicata la gara d’appalto e i lavori termineranno entro l’estate del 2018.