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Ficulle si trasforma in un grande presepe. Postazioni fisse e natività vivente

venerdì 18 dicembre 2015
Ficulle si trasforma in un grande presepe. Postazioni fisse e natività vivente

Un borgo medievale arroccato tra le colline orvietane che torna all’anno zero e si trasforma in un grande presepe. È ciò che avverrà a Ficulle, da domenica 20 dicembre a mercoledì 6 gennaio, con ‘"Presepi nel borgo"’, evento itinerante che si dipanerà tra varie postazioni tematiche allestite nei luoghi più simbolici, nelle strade e nei vicoli del paese. Il percorso partirà dalla chiesa della Maestà, con la rappresentazione dell’Annunciazione, per poi svilupparsi nella chiesa di Santa Maria Vecchia, con le scene dei pastori, a Porta del sole, con la stella luminosa, a Santa Vittoria, con la ‘Dolce attesa’, fino alla chiesa di Santa Maria Nuova, con la natività. Il tragitto si concluderà alle scalette dell’ex caserma con l’arrivo dei magi. Altri presepi saranno inoltre presenti un po’ in tutta la città.

Momento clou sarà però il decimo presepe vivente che verrà proposto domenica 3 gennaio, sul tema ‘La natività, luce e melodie per la prigione del buio’, e mercoledì 6 gennaio, sul tema ‘I re magi, luce e pace nella notte’. La raffigurazione vivente della nascita di Gesù, che vedrà coinvolte decine di figuranti in abiti d’epoca e proporrà anche scene degli antichi mestieri, si articolerà, a partire dalle 17.45, dall’ingresso di Porta del sole, attraverso la rocca e le vie lungo le mura medievali, fino alle ex prigioni dove verrà proposta la rappresentazione della natività.

Nella prima messa in scena, le fasi saranno accompagnate da arrangiamenti e musiche originali del maestro Giuseppe Bruni, nella seconda, da zampognari. In entrambe le occasioni, invece, sarà allestito il mercatino ‘Melodie, profumi e…sapori di cose preziose e della nostra terra’ dove sarà possibile trovare prodotti di artigianato e gastronomia locale realizzati dagli stessi ficullesi.
La tematica scelta, ‘La natività, luce e melodie per la prigione del buio’, così come nelle precedenti edizioni, fa diretto riferimento a una vicenda di cronaca. In questo caso agli attentati di Parigi del 13 novembre. “Alla malvagità degli uomini – spiegano gli organizzatori –, assimilabile al buio e alle tenebre, nel nostro caso rappresentati dalle ex prigioni dove verrà allestita la natività, noi opponiamo Gesù che offre costantemente all’uomo la vita, la speranza e, quindi, la luce”.