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Contratto di fiume, dopo l'Open Space Conference il Paglia riparte da qui

giovedì 16 luglio 2015
Contratto di fiume, dopo l'Open Space Conference il Paglia riparte da qui

Dopo l’ampia partecipazione e l’interesse suscitato dalla prima Assemblea di Bacino del fiume Paglia, svoltasi lo scorso febbraio per iniziativa del Comune di Orvieto di concerto con la Regione Umbria e i Comuni di Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle e Parrano, ieri pomeriggio la Biblioteca Comunale ha ospitato i circa 100 partecipanti all’Open Space Conference del Contratto del Fiume Paglia.

Ovvero, l’ulteriore step di confronto, organizzato per tavoli tematici per definire i “temi chiave” che verranno affrontati dal contratto di fiume (CdF) del Paglia. L’Open Space ha avuto il duplice scopo di realizzare un ulteriore coinvolgimento di soggetti portatori di interesse intorno al “Contratto di Fiume” in vista dell’adozione del documento di visione strategica e del successivo Piano di Azione previsto da questo strumento volontario di programmazione.

Vi hanno partecipato i Sindaci dei Comuni dell’Orvietano ma anche della Bassa Toscana e dell’Alto Lazio (territori compresi tra il sub bacino del Paglia-Chiani e il basso Tevere umbro), consiglieri comunali, amministratori e tecnici provinciali, tecnici del Consorzio di Bonifica e dell’Alta Scuola, geologi, professionisti, esponenti di Confindustria e delle Organizzazioni del comparto agricolo e un nutrito cartello di Associazioni attive in campo ambientalista, culturale, sportivo e di inclusione sociale per tutte le categorie della cittadinanza.

I lavori dell’Open Space Conferenze - metodologia individuata per confrontare questioni complesse fra vari gruppi di soggetti chiamati a sviluppare aspetti specifici di loro interesse, utili a sviluppare azioni propositive – sono stati aperti dal Sindaco, Giuseppe Germani che ha definito i partecipanti all’iniziativa “classe dirigente di questo territorio”, in quanto “ognuno per la sua competenza può dare un apporto significativo all’individuazione ed alla realizzazione delle finalità del contratto di fiume” ed ha richiamato l’alta valenza del processo partecipativo sinora intrapreso intorno al Contratto di Fiume che “costituisce assieme alla strategia aree interne un elemento chiave ed una grande opportunità di sviluppo sostenibile del territorio, che può andare ben oltre i confini regionale. Tale processo partecipativo rende più agevole e veloce l’attuazione di questo strumento attraverso la realizzazione di interventi concreti”. Al riguardo il Sindaco ha ricordato che entro il 30 settembre prossimo sarà presentato al Ministero per lo Sviluppo Economico il relativo progetto generale.

Il Laboratorio di partecipazione è stato condotto dall’Arch. Virna Venerucci, esperta di processi di partecipazione strategica, che ha evidenziato come “attraverso la metodologia dell’Open Space Conference, ognuno può esporre la propria opinione, dando un contributo nell’individuazione di criticità e elementi da valorizzare”.

I lavori si sono svolti con la supervisione scientifica del coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, Arch. Massimo Bastiani che ha seguito fin dalle fasi iniziali il processo di CdF del Paglia, il quale riassumendo le varie fasi sin qui percorse, ha focalizzato l’importanza della “governance condivisa” al fine di limitare il consumo di suolo per raggiungere un organico sviluppo locale.

Al termine dei lavori sono emerse sei aree tematiche presentate dai responsabili dei gruppi di lavoro attivati durante la giornata: “IL RISCHIO IDRAULICO”, “LO SVILUPPO SOSTENIBILE”, “IL PAESAGGIO”, “LA FRUIZIONE” e “LA QUALITA’ DELL’AMBIENTE”.

A coordinare il gruppo sullo sviluppo socio economico Laura Bizzarri di Confindustria “il fiume deve essere considerato una grande risorsa ed opportunità di uno sviluppo ambientalmente responsabile, necessario riconsiderare il rapporto tra aree urbanizzate e fiume”. Il gruppo sulla qualità ambientale è stato coordinato da Roberto Minervini del Comitato Salvaguardia Alfina secondo cui “è necessaria una strategia integrata ed un coinvolgimento attivo dell’agricoltura e la valorizzazione dei servizi ecosistemici fluviali, intervenendo con decisione sulle aree critiche”.

Il Gruppo che si è occupato di Sicurezza Idraulica è stato coordinato da Endro Martini di Alta Scuola e dal Consorzio di Bonifica “nella difesa dal rischio è necessario passare da interventi strutturali puntuali, pur necessari, ad una strategia diffusa sul territorio che garantisca una integrazione tra più strumenti e tipologie d’intervento”. Il gruppo quattro si è occupato della fruizione ed è stato coordinato da Enrico Petrangeli dell’Associazione Val di Paglia Bene Comune “il fiume deve poter garantire la massima accessibilità e capacità di fruizione in sicurezza e nel rispetto delle qualità naturalistico-ambientali, necessaria quindi la concertazione tra più punti di vista ed interessi”.

Il gruppo che si è occupato di paesaggio è stato coordinato da Rocco Olivadese dell’Ufficio PRG Comune di Orvieto “il paesaggio in quanto elemento in continua evoluzione deve poter trovare un giusto equilibrio tra conservazione e trasformazione, particolarmente necessario in un territorio come quello dell’Orvietano che negli anni ha subito la spinta di forti pressioni urbanistiche”.

Su proposta del Sindaco Germani, ai cinque tavoli se ne aggiunto un sesto: quello degli esponenti politici ed amministratori provenienti anche dai territori del Lazio e della toscana interessati dal bacino del Paglia, dedicato a GOVERNANANCE E POLITICHE LOCALI in vista di un nuovo appuntamento interregionale in agenda per il mese di settembre. Gruppo coordinato dal Sindaco di Orvieto da cui è emerso che “solo il superamento dei confini amministrativi ed una politica realmente integrata tra Enti potrà garantire l’attuazione delle strategie del Contratto di Fiume e un buon utilizzo dalle risorse messe a disposizione per il 2014-2020, dai fondi strutturali”.

Nelle conclusioni il Sindaco Germani e l’Arch. Bastiani hanno sottolineato come le sei aree tematiche individuate dall’Assemblea partecipata, verranno approfondite fin dalle prossime settimane al fine di concludere al più presto la fase di diagnostica partecipativa, dalla quale far derivare una visione strategica comune ed un programma d’azione del Contratto di fiume del Paglia, che sia in grado di programmare e realizzare fin dai primi mesi del 2016 interventi di miglioramento e valorizzazione del fiume e del territorio fluviale.

Fonte: Comune di Orvieto