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L'Orvietano è "area pilota" delle aree interne. Road map serrata fino a settembre

venerdì 13 febbraio 2015
L'Orvietano è "area pilota" delle aree interne. Road map serrata fino a settembre

"Orvieto e l’Orvietano sono stati indicati come ‘area pilota’ delle attività per le Aree Interne, ciò significa che questa area territoriale è la prima in Umbria e la terza in Italia che partirà sulla programmazione dei fondi comunitari 2014/2020". Lo ha detto il sindaco Giuseppe Germani illustrando il crono-programma delle scadenze e degli adempimenti amministrativi che dovranno essere attuati e rispettati dagli Enti Locali che fanno parte dei “Contratti di Fiume” e “Aree Interne” per arrivare entro il 30 settembre alla sottoscrizione dell’accordo di programma quadro tra Ministero, Regione e Area destinata.

Il primo passo è la redazione di una bozza di strategia in cui saranno individuate le linee di intervento scelto dall’area, seguirà la stesura di un preliminare e poi dell’accordo. E’ in questa prospettiva che, lunedì 16 febbraio alle ore 17 in Comune si terrà la riunione di tutti i Sindaci dell’Orvietano in cui saranno discussi i risultati degli incontri in Regione e al Ministero.

Nei prossimi giorni, inoltre, la Regione Umbria convocherà un incontro con l’Anci Nazionale per concludere definitivamente il tema delle funzioni associate. Altri appuntamenti della settimana prossima sono: la prima riunione dell’Assemblea di Fiume giovedì 19 febbraio alle ore 17 sempre nell’Aula Consigliare e venerdì 20 febbraio alle ore 17.30 l'incontro pubblico preparatorio all’Accordo di Programma Quadro per le “Aree Interne”

"A desso - ha detto il sindaco - dobbiamo iniziare a riempire di contenuti questa opportunità e ciò dipende da noi. Tutto dipende dalla nostra forza territoriale. Intendo dire non solo quella delle Istituzioni, ma quella degli imprenditori, del mondo delle associazioni e dei cittadini perché i fondi comunitari interverranno sui progetti e le idee che come comunità riusciremo a mettere in campo. Ne va della promozione del nostro territorio per i prossimi 15/20 anni. Seppure in queste area viviamo una crisi importante, siamo tuttavia una realtà che, se opportunamente sollecitata, può compiere un cammino nuovo verso lo sviluppo. Gli stessi mezzi di informazione possono essere protagonisti, con nuove idee da mettere in sinergia con il nostro territorio". Mi preme ringraziare tutti i Sindaci dell’Orvietano per l’azione comune che è stata portata avanti e che questa mattina sono rappresentati dal Sindaco di Allerona Sauro Basili. Ringrazio anche l’Arch. Rocco Olivadese che è presente nel Tavolo tecnico dei Contratti di Fiume e il consigliere Andrea Taddei che, insieme a me, seguirà questa materia per l’Amministrazione Comunale, materia complessa che richiede più soggetti impegnati”.

Sull’argomento anche il Consigliere regionale, Fausto Galanello ha evidenziato che “inizialmente il lavoro impostato sulle Aree Interne, ne prevedeva solo una con valenza di area vasta interregionale, successivamente a livello ministeriale venne data l’indicazione di rientrare negli ambiti regionali di riferimento. Rispetto alla pubblicazione dei bandi che è prossima, andavano ad incidere delle pre-condizioni oggettive, ad esempio: la questione del livello di scolarizzazione, il quadro sociale legato all’età media avanzata e i collegamenti e la mobilità che ci inquadravano tra le aree deboli. Il Ministero ha messo a disposizione delle risorse nazionali a cui si aggiungo i fondi della programmazione comunitaria. Quella delle Aree Interne diventa pertanto una scommessa, una delle poche opportunità che il nostro territorio ha per intercettare una ripresa attraverso nuovi progetti, fondi nazionali e fondi comunitari”.

Anche secondo il Sindaco di Allerona, Sauro Basili “quella che abbiamo di fronte è una grande opportunità per Orvieto e l’Orvietano, che ormai non possono andare più avanti separatamente. Le Aree Interne ci danno la possibilità di programmare qualcosa per il territorio che dia un segno di rilancio. Il declino demografico rimanda direttamente al filone dei servizi, così come quello della valorizzazione dei beni ambientali e culturali di cui il nostro territorio è ricco, ha delle possibilità nuove. Dobbiamo mettere a sistema tutto questo per fare in modo che una certa qualità di turismo si possa fermare e non essere soltanto di passaggio. Pensiamo, ad esempio, al parco di Villalba e a Villa Cahen che il 21 e 22 marzo prossimo sarà aperta al pubblico per la giornata del FAI; oppure pensiamo al primo fossile di ambra grigia che è stato rinvenuto nel territorio di Allerona. Dunque il nostro vasto territorio è ricchissimo di possibilità da valorizzare per dare una prospettiva di sviluppo per il futuro”.