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Cerimonia di chiusura per il Giubileo. Il vescovo Tuzia: "Orvieto, custode del Mistero"

venerdì 14 novembre 2014
Cerimonia di chiusura per il Giubileo. Il vescovo Tuzia: "Orvieto, custode del Mistero"

"Una città che contiene il Mistero ma che forse lo vive ancora troppo poco. In molti, dall'esterno guardano con ammirazione a tanta bellezza. Le relazioni dovrebbero essere quindi più improntate a quel mistero custodito nel Corporale". Lo ha detto monsignor Benedetto Tuzia in occasione dell'annunciata presentazione del saggio "Un viluppetto di taffettà crimisino. Storia di una festa dal Corporale al Corpus Domini" di Lucio Riccetti, tenutasi venerdì 14 novembre nella sala consiliare del Comune, giusto alla vigilia della chiusura del biennio giubilare. "Un tempo - ha sottolineato il vescovo - dove si è avvertita un'abbondanza di incontri e scritture, momenti di studio e riflessione. Vedere tutta questa attenzione è anche il segnale di un amore profondo. Quello che si avverte è che qui a Orvieto non ci si stanca mai di parlare del Corpus Domini e non potrebbe essere altrimenti".

Con questo spirito, così, dopo la cerimonia di chiusura della Porta Santa di Bolsena, domenica 16 novembre alle 17 anche la città del Duomo si accinge alla chiusura della Porta Santa aperta il 13 gennaio 2013 dal cardinale Giovanni Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi. A presediere la celebrazione eucaristica sarà stavola il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi che sarà accolto in Piazza Duomo dal vescovo Benedetto Tuzia, dal sindaco Giuseppe Germani e dalle autorità civili e militari del territorio. Insieme ai fedeli, in processione, attraverserà la Porta Santa ed entrerà in Cattedrale, mentre la Schola eseguirà l’inno giubilare “A Cristo Pane di Vita”, per dare inizio alla celebrazione eucaristica.

Al termine della comunione il Cardinale esorterà, quindi, i tutti i fedeli ad incamminarsi verso le strade della storia lodando Dio per gli innumerevoli benefici ricevuti in questi due anni di grazia e al canto del “Te Deum” tutti i presenti saranno invitati ad uscire processionalmente dalla Porta Santa per indicare la conclusione ufficiale del Giubileo Eucaristico e a simboleggiare l’impegno di camminare nel mondo sostenuti dalla gioia della conversione e perciò dell’incontro con Gesù Cristo.

Successivamente, appena tutti i presenti avranno raggiunto la piazza antistante, il Cardinale proseguirà la preghiera di lode e, sulle note dell’antifona maggiore “O clavis David” , chiuderà i battenti mentre il coro canterà “Christus heri et hodie, finis et principium; Christus alfa et omega. Ipsi gloria in saecula!”. La solenne benedizione del Cardinale, conclusiva dell’intera celebrazione, e il congedo del Diacono tutti saranno invitati a tornare nelle loro famiglie “Piccole chiese domestiche”, per essere “una Chiesa in uscita” come spesso ricorda Papa Francesco. Con la chiusura della seconda porta, si chiuderanno ufficialmente i due anni del Giubileo Eucaristico Straordinario concesso per il 2013-2014 dalla Santa Sede in occasione del 750mo anniversario del Miracolo di Bolsena e del 750mo della Bolla di Papa Urbano IV con la quale questo Pontefice istituì per la Chiesa universale la Festa del Corpus Domini.

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