sociale

La Compagnia delle lavandaie festeggia il suo primo compleanno partecipando a Di Tuscia un po'

sabato 23 agosto 2014
La Compagnia delle lavandaie festeggia il suo primo compleanno partecipando a Di Tuscia un po'

A pochi giorni dall'applaudita performance nell'ambito dell'ottava edizione di Umbria Folk Festival di Orvieto, la Compagnia delle lavandaie della Tuscia si prepara a festeggiare il suo primo compleanno a Bolsena, da cui proviene la maggior parte delle donne che formano il gruppo. Con il suo monumentale lavatoio pubblico, la città del lago è anche il luogo tuttora frequentato per il lavaggio dei panni dal nucleo “storico” delle lavandaie, attorno al quale la Compagnia si è costituita con l’aggiunta di tante altre donne di più generazioni che si sono entusiasmate all’idea di recuperare e valorizzare un’esperienza tradizionale di lavoro e di socializzazione.

Le “Lavate-Cantate” – le originali esibizioni del gruppo – trovano nei lavatoi il loro scenario naturale in cui la gioia, l’orgoglio di esibire la propria maestrìa, l’improvvisazione teatrale e canora, la fantasia e lo scherzo, coinvolgono ogni volta il pubblico in una vera e propria festa dell’acqua.
Questa volta l’appuntamento è alle 17 di domenica 24 agosto nell’ambito della manifestazione Di Tuscia un po', al lavatoio sulla via Cassia e poi nella piazzetta presso la fontana di San Rocco, vicino al Palazzo Cozza Caposavi, dove si terrà il brindisi per gli auguri di questo primo compleanno.

La Compagnia delle lavandaie della Tuscia è stata infatti fondata da Simonetta Chiaretti proprio un anno fa, come “compagnia instabile”, in occasione del Festival Lacuaria 2013, organizzato dal Club Unesco Viterbo Tuscia. Nella sua composizione libera ed aperta, il gruppo ha consolidato un “carattere” inconfondibile: una vocalità femminile antica, naturale e volutamente “grezza”, con sbavature ritmiche e dal particolare timbro che sembra nascere da una ferita, tipico dei canti di lavoro. Il contesto storico-sociale a cui si ispirano anche i costumi delle lavandaie, poveri ed essenziali, è quello di fine Ottocento/inizi del Novecento, documentato dalla pittura dei maestri del realismo e dalle prime fotografie, pur senza inutili compiacimenti e forzature filologiche.

Conte, filastrocche, nenie, giochi mimati e cantati della tradizione orale del lago di Bolsena – come ribadisce ogni volta Simonetta Chiaretti nella sua presentazione – sono rigorosamente appresi a memoria, senza l’ausilio di spartiti o testi scritti.  Quello appena trascorso è stato un anno di eccezionali successi e riconoscimenti per la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia: dalla partecipazione a Jazz Up-Caffeina alla presentazione dell’Umbria Folk Festival presso la prestigiosa sede dell’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi di Roma (ex Discoteca di Stato).

Il programma degli impegni futuri è altrettanto ricco e prestigioso: va dalla partecipazione alle più significative manifestazioni che si svolgeranno a settembre a Bolsena (il I° Festival Italiano di Permacultura e la gara cicloturistica La Carrareccia – Pedalando indietro nel tempo) alla tournée programmata a Berlino nell’ambito del progetto “Ambasciatore della Tuscia”.  Tanti altri progetti di comunicazione, di indiscussa qualità e rilievo, sono in preparazione ed alcuni già in corso di realizzazione; ma questa sarà l’agenda del secondo anno di attività, che ha in serbo anche una sorpresa che non potrà che inorgoglire Bolsena e la Tuscia.

Per ora la Compagnia delle Lavandaie non scopre le sue carte e invita tutti al suo primo compleanno: domenica 24, dalle 17 in poi, a Bolsena nell’ambito della manifestazione Di Tuscia un po’ che da ieri sta già animando le vie e le cantine della cittadina lacuale con le migliori produzioni tipiche del territorio.