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La Notte de Li Luminari si rinnova nel segno più profondo della tradizione

martedì 1 luglio 2014
La Notte de Li Luminari si rinnova nel segno più profondo della tradizione

L’unità tra l’essenza religiosa e quella civile nella persona che trova compimento nel cammino della comunità. Quella monteleonese. A sottolineare il significato più profondo della Notte de Li Luminari ci ha pensato il parroco di Monteleone d'Orvieto, don Aldo Gattobigio. Una rievocazione storica, quella che ha trovato compimento nella sera di sabato 28 giugno, che è stata motivo di riflessione interiore e di attualizzazione di un messaggio che nei secoli continua a rivivere grazie all'appuntamento di fine giurno. Tra luci e ombre, per il centro storico, la rappresentazione in notturna ha saputo cullare l’immaginario collettivo tra storia e senso di appartenenza.

Le confraternite dei bianchi e dei neri, le autorità religiose e l’amministrazione con il gonfalone sostenuto dal consigliere comunale Simone Cataloni hanno dato vita a un corteo che si è dipanato tra stendardi e bandiere. Una rievocazione che si è caratterizzata per la sentita partecipazione intergenerazionale: il rispetto dei più giovani assieme all’orgoglio dei più esperti. I tamburini, a suggellare i momenti salienti: la partenza da piazza Pietro Bilancini ai piedi della Torre dell’Orologio, la consegna del cero pasquale da parte del popolo alle autorità religiose nei pressi della Porta Nord e la sua benedizione di fronte alla Chiesa del Santissimo Crocifisso.