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Inaugurata la targa in ricordo di Angelo Costanzi. Minuto di silenzio in consiglio comunale per il Giorno della Memoria

lunedì 27 gennaio 2014
Inaugurata la targa in ricordo di Angelo Costanzi. Minuto di silenzio in consiglio comunale per il Giorno della Memoria

Dopo la collocazione della pietra d'inciampo avvenuta a marzo del 2013, è stata inaugurata lunedì 27 gennaio ad Orvieto in Via dei Magoni, in occasione del Giorno della Memoria, anche la targa che ricorda il concittadino Angelo Costanzi. "Qui nel 1908 - si legge - nacque Angelo Costanzi, mosaicista del Duomo di Orvieto. Deportato nel 1944 a Mauthausen per motivi politici, morì e venne 'bruciato come un pezzo di legno e sepolto, al freddo' in terra sconosciuta".

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Antonio Concina, il presidente del consiglio comunale Marco Frizza e l'attore Andrea Bugnera che ha letto un estratto da "Frammenti d'un mosaicista morto dal freddo" di Giuseppe Baiocco, presente anch'egli accanto a una rappresentanza di studenti del liceo classico "Gualterio".

"Abbiamo voluto questa piccola celebrazione - ha spiegato il presidente del consiglio comunale - in un luogo così significativo, per non dimenticare una pagina importante della nostra storia". "Un momento di grande tristezza - ha aggiunto il sindaco, rivolgendosi agli studenti - così come il Giorno del Ricordo che celebreremo tra qualche giorno, ma che vorrei contenesse anche degli elementi positivi di conoscenza nei più giovani. Si tratta di celebrazioni non liturgiche, ma che lasciano la consapevolezza che si rende onore a chi è stato trucidato".

Nel pomeriggio, il consiglio comunale ha ricordato con un minuto di silenzio tutte le vittime dei campi di sterminio e approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dai gruppi PRC, PD, PSI, Gruppo Misto, PDL con cui si esprime la più ferma condanna degli atti compiuti a Roma e la piena solidarietà alla Comunità Ebraica.

"In concomitanza con il Giorno della Memoria - si legge nel documento - che commemora l'apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, con la conseguente piena consapevolezza della vastità degli orrori perpetrati dai regimi criminali nazisti e fascisti, è accaduto un fatto di inaudita gravità nei confronti di luoghi simbolo della comunità ebraica.
L'invio dei tre pacchi contenenti teste di maiale, così come le scritte ingiuriose che periodicamente (ed anche in questi giorni) compaiono sui muri di Roma come di altre città italiane ed europee, rappresentano gesti vigliacchi ed ignobili che dimostrano come non sia ancora possibile abbassare la guardia, e quanto ancora ci sia da fare da parte delle istituzioni e della comunità tutta per non perdere il valore del ricordo e della memoria. Il Sindaco di Orvieto e il Consiglio Comunale tutto esprimono ferma condanna verso gli atti compiuti e piena solidarietà alla comunità ebraica e si impegnano a mantenere viva la memoria ed a trasmetterla alle generazioni future attraverso ogni possibile azione di comunicazione e conoscenza
".