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Spiragli per il tessile orvietano. Appello della Cgil al territorio

venerdì 13 dicembre 2013
Spiragli per il tessile orvietano. Appello della Cgil al territorio

"Dalle ceneri dell'apparato produttivo tessile industriale di Orvieto da oggi risorge una piccola realtà produttiva, che è riuscita a ripartire, nonostante le innumerevoli difficoltà, con una piccola produzione legata al settore pelle". Lo comunicano in una nota Filctem-Cgil e Camera del lavoro di Orvieto.

"Il progetto aziendale - dicono - prevede uno start-up con 8 addetti per arrivare in prospettiva a regime a circa 15 lavoratrici. Una piccola buona notizia in un panorama desolante; questo progetto imprenditoriale è l'unico ad aver visto la luce dopo la chiusura di M. Manifatture avvenuta il 4 dicembre u.s. Infatti nel piano industriale di M.Manifatture nata a sua volta dalle ceneri del fallimento di Sphera , prevedeva una sinergia fra gruppi industriali legati alle produzioni in tessuto e altri alle produzioni in pelle che avrebbero così ampliato la gamma dei prodotti offerti ai clienti facendo leva sulle competenze della manodopera locale.

Purtroppo la dimensione del progetto è, come già previsto in origine, di ridotte dimensioni in termini occupazionali legate alle specificità dei capi prodotti e quindi delle originarie 64 dipendenti di Sphera, ridotte a 30 in M.Manifatture oggi ritrovano collocazione in prospettiva, al massimo circa 15 lavoratrici. Evidentemente una soluzione di qualità in termini produttivi, ma insufficiente in termini occupazionali. Per queste ragioni rinnoviamo l'appello agli imprenditori del settore, seri e motivati, alle istituzioni affinché si possa favorire al più presto il rilancio di un settore come quello del tessile di alta gamma che in questo territorio può contare, oltre ad una logistica favorevole, su manodopera altamente qualificata che può rappresentare un significativo valore aggiunto in questo settore.

Il fattore tempo è determinante anche perché molte lavoratrici espulse dai cicli produttivi, come nel caso di Sphera e Grinta hanno già terminato il periodo di copertura degli ammortizzatori sociali o lo stanno terminando, aumentando non solo la schiera dei disoccupati cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi tre anni ma anche i livelli di reddito medio disponibile nel territorio.
La filiera della pelle potrebbe essere, se opportunamente incentivata e messa in sinergia con altre realtà del territorio, finora restate nell'ombra, una significativa nuova opportunità che fino ad oggi non è emersa in modo adeguato rispetto alle potenzialità che invece può esprimere.

Il Piano del Lavoro della Cgil nelle sue declinazioni territoriali avevano già da tempo individuato nella costruzione di filiere integrate il possibile percorso per ricostruire nei vari settori nuovi canali di produzione e nuove occasioni di lavoro, questo ambito ne è un esempio ma Orvieto può costruire anche in altri settori percorsi simili purché ci sia una condivisione ampia tra i vari attori del territorio a cominciare dagli imprenditori".