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Protezione civile, firmato il protocollo tra Regione Umbria e Dipartimento vigili del fuoco del Ministero dell'Interno

lunedì 2 dicembre 2013
Protezione civile, firmato il protocollo tra Regione Umbria e Dipartimento vigili del fuoco del Ministero dell'Interno

Migliorare ed intensificare i rapporti tra la Regione Umbria ed il Dipartimento dei Vigili del Fuoco al fine di rafforzare e rendere sempre più moderno ed efficiente il sistema di protezione civile, soccorso pubblico, difesa civile e le attività di lotta agli incendi boschivi nel territorio regionale: questo l'obiettivo del protocollo d'intesa tra Regione Umbria e Ministero dell'Interno - Dipartimento Vigili del fuoco, sottoscritto oggi a Perugia dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dal sottosegretario di Stato onorevole, Gianpiero Bocci, delegato per le materie di competenza del Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso pubblico e Difesa civile del Ministero dell'Interno. Alla firma dell'atto erano presenti anche il Prefetto Alberto Di Pace (Capo Dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico, difesa civile del Ministero dell'Interno), il Direttore Regionale per l'Umbria Ing. Gioacchino Giomi, e i Comandanti Provinciale di Perugia, Ing. Stefano Marsella, e di Terni, Ing. Michele Zappia (nella foto).

"Un sistema di protezione civile funziona al meglio - ha detto Marini -, e riesce a dare le giuste risposte ai cittadini in caso di emergenza, se è in grado di operare con la massima collaborazione ed integrazione con le altre strutture dello Stato, e, soprattutto, con il corpo dei Vigili del fuoco, che hanno competenze per ogni tipo di emergenza". La presidente ha inoltre voluto sottolineare "l'estrema importanza" del protocollo sottoscritto quest'oggi, che aggiorna il precedete accordo e lo integra, "allo scopo di accrescere la collaborazione e l'integrazione tra la struttura di Protezione civile regionale e i Vigili del fuoco, cui voglio - ha aggiunto - rinnovare il ringraziamento per l'opera importantissima che essi svolgono, come hanno dato prova anche in occasione dell'ultima ondata di maltempo che ha interessato l'Umbria. Non dobbiamo mai dimenticare che proprio i Vigili del fuoco rappresentano per tutti i cittadini un ‘punto certo' cui ci si rivolge in caso di necessità che, talvolta, vanno anche al di là delle loro specifiche funzioni".
Il sottosegretario agli Interni, Bocci, ha per parte sua sottolineato come proprio l'esperienza umbra di collaborazione tra la Regione, le altre amministrazioni pubbliche ed il Corpo dei Vigili del fuco "rappresenta una vera eccellenza nel Paese. L'Umbria, ancora una volta, dimostra di avere una capacità di coordinarsi e di cooperare maggiore che altrove - ha detto - Qui la gestione delle emergenza può contare su una migliore organizzazione, fattore che incide oltretutto anche sull'efficienza degli interventi e sulla riduzione consistente di danni alle persone".

Raccogliendo poi le sollecitazioni della presidente Marini circa una maggiore attenzione da parte del governo alle esigenze del Corpo dei vigili del fuoco dell'Umbria, il sottosegretario ha assicurato che "presto i Vigili del fuoco potranno contare in Umbria su una maggiore dotazione di uomini e mezzi". Il protocollo d'intesa, composto da 16 articoli, definisce nel dettaglio tutte le aree relative al sistema di protezione civile regionale nelle quali Regione Umbria e Dipartimento dei Vigili del Fuoco metteranno in atto la reciproca collaborazione per rendere più efficienti gli interventi a tutela delle popolazioni e dei territori interessati da ogni tipo di emergenza.
Sarà un successivo "protocollo operativo" a definire innanzitutto le modalità di coordinamento della Sala Operativa e del centro Funzionale di Protezione civile della Regione Umbria, da adottarsi in situazioni di crisi e/o emergenza, ai fini di protezione civile, attraverso l'attivazione di adeguati sistemi di comunicazione dedicati tra le strutture regionali di Protezione Civile (Sala operativa unica regionale e Centro funzionale decentrato) e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
Il protocollo, quindi, prevede:
- la messa a disposizione della Direzione Regionale VV.F e successivo utilizzo dei dati riguardanti la gestione informatizzata delle principali tipologie di rischio elaborate dalla Regione Umbria (Servizio Protezione Civile, Risorse Idriche e Rischio Idraulico, Geologico e Sismico) e dalle Autorità di Bacino dei Fiumi Tevere e Arno, dei principali dati di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico in tempo reale e delle frane per il tramite del predetto Servizio regionale Protezione Civile, assieme al quadro delle criticità attese di tipo idrogeologico-idraulico, in fase di previsione, pubblicate giornalmente dal C.F.D. nel proprio sito internet nonché, durante eventi meteorici significativi, nowcasting meteorologico e aggiornamento scenari di pericolosità;
- il supporto da parte della Direzione Regionale VV.F alle attività di Presidio Territoriale (sia idrogeologico che idraulico), finalizzato al continuo perfezionamento dei modelli/strumenti di preannuncio frane e alluvioni prodotti e condivisi dal C.F.D., attraverso la trasmissione (sempre al C.F.D.) delle banche dati disponibili riguardanti le segnalazioni di eventi calamitosi occorsi in passato (una tantum) e, al termine di nuovi eventi meteorici intensi che si dovessero verificare, la trasmissione (tramite formato digitale) delle nuove segnalazioni (datate e georiferite) di effetti al suolo quali smottamenti/frane e allagamenti/inondazioni;

La eventuale messa a disposizione della Regione Umbria, nei modi consentiti dalle norme, di unità con specifiche professionalità, sulla base di convenzioni e protocolli appositamente predisposti, per singoli progetti di interesse specifico dell'Amministrazione regionale;
- l'implementazione di distaccamenti volontari e/o permanenti sulla base degli elementi degli studi relativi al territorio regionale e dei rischi connessi, in ossequio a quanto previsto dal progetto "soccorso in Italia 20 minuti". A tal fine la Regione Umbria potrà assicurare propri contributi sia in termini logistici che strumentali o finanziari;
- la collaborazione per l'acquisizione e l'eventuale possibilità, qualora gli spazi disponibili lo consentano, di ricovero, a titolo completamente gratuito, presso le sedi dei Comandi Provinciali VV.F. e distaccamenti volontari e permanenti dell'Umbria delle attrezzature per interventi di protezione civile di proprietà regionale, nonché la concessione in uso gratuito ai VV.F. di attrezzature e mezzi acquistati dalla Regione al fine di potenziare e migliorare il quadro delle disponibilità di materiale e mezzi della Protezione Civile Regionale il cui onere per la gestione e manutenzione resta comunque a carico dei Comandi assegnatari;
- il concorso e l'intervento delle strutture della Direzione Regionale VV.F. per lo svolgimento di esercitazioni congiunte;
- l'attivazione degli interventi relativi allo spegnimento degli incendi boschivi, per i quali, in relazione alle esigenze contingenti connesse con il rischio incendi boschivi, la Regione ritiene necessario il concorso anche della Direzione Regionale VV.F secondo le modalità stabilite nel successivo art. 8;
- la formazione e l'addestramento dei volontari di protezione civile, nonché di personale della Pubblica Amministrazione applicato in attività di protezione civile, da realizzarsi nell'ambito delle attività formative predisposte dai Servizi regionali di Protezione Civile e Foreste ed Economia Montana;
- la cooperazione finalizzata al superamento delle criticità derivate dalla presenza di vespe, calabroni, api e simili mediante interventi congiunti a supporto delle attività previste con le strutture del Servizio Sanitario regionale.

Fonte: Regione Umbria