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Liceo Artistico nella storica sede di Palazzo Monaldeschi della Cervara. A quando?

giovedì 21 novembre 2013
Liceo Artistico nella storica sede di Palazzo Monaldeschi della Cervara. A quando?

L'ex dirigente scolastico del liceo artistico di Orvieto Donato Catamo torna a sottoporre all'attenzione di tutti la vicenda che riguarda la scuola, trasferita presso la palazzina Comando dell'ex caserma Piave e ancora in attesa di fare ritorno nella storica sede di Palazzo Monaldeschi della Cervara. Di seguito la nota integrale.

"E sei!
Con la presente sono sei le note che io ho scritto, anzi sono stato costretto a scrivere nel tentativo di venire a conoscenza e di provare a far conoscere ai cittadini e soprattutto agli "utenti", qualcosa in merito alla situazione della tradizionale sede del Liceo Artistico Statale di Orvieto, ossia del Palazzo Monaldeschi della Cervara. Nella primavera del 2013, dopo la mia quinta sollecitazione, gli Enti direttamente interessati, responsabili del non stato dell'arte, quali il Seminario Vescovile, l'Amministrazione Provinciale di Terni e il Comune di Orvieto, si erano impegnati a trovare una soluzione all'ormai annoso problema, facendo al contempo presente che la decisione sarebbe stata assunta e resa pubblica entro il 31 agosto 2013 o, al massimo, nei primissimi giorni dell'a.s. 2013/2014. Fino ad oggi, a tre mesi dall'avvio dell'a.s. in corso, per quello che mi è consentito di sapere, non è stata ancora avviata alcuna trattativa degna di nota tra gli Enti summenzionati, a meno che gli Stessi, non ritengano di procedere nella massima riservatezza fino a cose compiute. Su questo, però, nutro seri dubbi, anche se mi auguro di essere smentito quanto prima. Non c'è dunque alcun segnale e, come noto, la non risposta è peggiore di una risposta negativa.
A questo punto io mi chiedo e chiedo:
- la Regione dell'Umbria, che si è impegnata anche finanziariamente per contribuire alla soluzione della questione del Liceo Artistico di Orvieto, ammesso che continui ad essere disponibile anche nel prossimo futuro;
- la Direzione Scolastica Regionale dell'Umbria, che tanta risonanza dovrebbe dare al caso, almeno sotto l'aspetto educativo, culturale, di pensiero e della volontà;
- i Comuni del Territorio Orvietano ed oltre, che godono ancora oggi dei benefici ottenuti, soprattutto a livello di crescita educativa e culturale dei giovani, dalla Istituzione Scolastica in predicato;
- la CNA di Orvieto, più volte coinvolta in progetti del Liceo Artistico, non ultima e con particolare riferimento all'attuazione del biennio Post-Diploma all'inizio degli anni 2000;
- gli Artigiani, anche a livello personale, che dovrebbero dimostrare interesse e dare grande importanza ad una tipologia di studi ad indirizzo artistico;
- tutte le Agenzie Culturali di questa città, che in qualche modo hanno beneficiato della presenza di tale Istituto, gli Intellettuali, gli Operatori Visivi, l'Imprenditoria, i Sindacati e i Partiti Politici, se hanno veramente a cuore la Scuola e pertanto il futuro della città di Orvieto, perché stanno solo a guardare e non fanno sentire la loro autorevole voce?
E l'orgoglio dei cittadini orvietani e del territorio e soprattutto dell'assessore ai LL.PP. della Provincia di Terni, direttamente interessato e maggiore responsabile in tale questione, già primo cittadino di Orvieto, dov'è?
Le sfide si vincono o si perdono: se io perdo sono soltanto un antico nostalgico dirigente, un cittadino dispiaciuto, amareggiato, deluso, arrabbiato, per non usare qualche altro termine, ma, in questo caso, il peregrinare degli studenti del Liceo Artistico per una mancata sede stabile dignitosa e degna del suo glorioso passato, che tanto lustro ha dato alla città, al territorio, alla Regione dell'Umbria, all'Italia ed oltre, sarebbe una clamorosa sconfitta non di tale scuola ma della scuola, dei cittadini orvietani e quindi dell'uomo. Mi rifiuto di riportare ancora una volta i tanti zeri dei miliardi di lire o dei corrispondenti milioni di euro spesi per quella nobile struttura, oggi condannata al silenzio.
Nonostante tutto, in attesa, invio cordiali saluti".