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Intercity a rischio soppressione, le preoccupazioni dei pendolari

giovedì 31 ottobre 2013
Intercity a rischio soppressione, le preoccupazioni dei pendolari

"Più puntuale dell'alternarsi delle stagioni arriva in questo scorcio di ottobre l'ennesimo disegno di cancellazione di treni IC a media-lunga percorrenza da parte di Trenitalia". Così il Comitato Pendolari RomaFirenze commenta la lettera al presidente del consiglio e ai ministri dei trasporti e dell'economia firmata da nove Regioni (fra queste Umbria, Toscana e Lazio) in cui si chiede al governo di intervenire su questa ipotesi di drastico taglio di collegamenti - si tratterebbe della soppressione di ben 12 convogli - sulle tratte Roma-Firenze-Milano, Roma-Firenze-Trieste e sulla linea tirrenica.

"Ai comitati pendolari - è detto in una nota - nulla è stato comunicato, nemmeno da parte delle Regioni, su quali siano i treni interessati. Il Coordinamento dei Comitati umbro ha tuttavia elaborato una lista di 12 treni IC che non rientrano nel contratto universale - guarda caso il numero corrisponde - i cui costi sono quindi a totale carico di Trenitalia e che potrebbero essere quindi proprio quelli soggetti a soppressione. La lista è quella riportata di seguito, nella quale sono evidenziati quelli che effettuano fermata nelle stazioni di Orvieto, Chiusi e Arezzo. Va sottolineato che, con l'eccezione della coppia di treni Firenze- Roma IC581 e Roma-Firenze IC 596, questa lista comprende la totalità dei treni IC che servono le suddette stazioni.

IC 582 NAPOLI CENTRALE 6.00 ROMA TERMINI 8.10
IC 584/585 TRIESTE CENTRALE 7.04 ROMA TERMINI 15.20
IC 586 ROMA TERMINI 9.35 MILANO CENTRALE 16.15
IC 587 MILANO CENTRALE 10.35 ROMA TERMINI 17.20
IC 588/589 NAPOLI CENTRALE 8.12 TRIESTE CENTRALE 18.42
IC 590 SALERNO 9.27 MILANO CENTRALE 19.15

IC 591 ROMA TERMINI 17.39 SALERNO 20.32
IC 592/593 ROMA TERMINI 15.35 TRIESTE CENTRALE 23.58
IC 597 MILANO CENTRALE 15.05 NAPOLI CENTRALE 0.05
IC 598/595 TRIESTE CENTRALE 13.01 NAPOLI CENTRALE 23.05
IC 1583 MILANO CENTRALE 6.35 NAPOLI CENTRALE 15.34
IC 1594 NAPOLI CENTRALE 14.25 MILANO CENTRALE 23.15


Se l'ipotesi di questi tagli si dovesse concretizzare stazioni come Orvieto, Chiusi e Arezzo, con bacini di utenza di pendolari, viaggiatori occasionali e turisti di notevole rilevanza, verrebbero di fatto a trovarsi, a fronte dei sempre più lunghi tempi di percorrenza e sempre più disagevoli condizioni di viaggio dei treni regionali, completamente tagliate fuori dai collegamenti ferroviari nazionali. Non è possibile accettare una ulteriore diminuzione di un servizio già gravemente insufficiente.
In questi ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo e inesorabile depauperamento del trasporto ferroviario sulla tratta Roma-Firenze. Ed è quasi paradossale che si debba ogni sei mesi, ad ogni cambio orario, mobilitarsi per difendere questo servizio, sempre più esiguo, sempre più inefficiente, sempre più sporco e più in ritardo, sempre più costoso e forse sempre più pericoloso (anche se questo nessuno ce lo verrà mai a dire), in ogni caso sempre meno dignitoso, e che però è l'unico servizio che ci resta.
Vorremmo che tutti i nostri rappresentanti, a livello locale e nazionale, si mobilitassero, non solo però per intervenire scongiurando la gravissima eventualità di questi tagli. Non si tratta solo di un problema contingente. Vorremo che, una buona volta, qualcuno si ponesse di fronte alla questione con un'ottica di più ampio respiro, mettendo in campo politiche e azioni che garantiscano a tante provincie italiane come la nostra il diritto ad un collegamento ferroviario efficiente, veloce e pulito; che garantisca a tante persone la possibilità di fare progetti di lavoro e di vita dall'orizzonte più largo di quello dato dalla scadenza di validità di un orario ferroviario".


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