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Politiche sociali: presentato progetto "Zero Waste"

giovedì 4 luglio 2013

La sostenibilità e la solidarietà sono i "pilastri" alla base del progetto "Zero Waste", finalizzato a diffondere in Umbria la cultura del consumo consapevole e sostenibile attraverso la realizzazione di un sistema basato sul recupero dei beni invenduti a favore delle persone e delle famiglie bisognose. Il progetto è stato presentato stamani a Perugia alla presenza della vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, e dei rappresentanti degli enti e delle istituzioni coinvolte, tra cui il Comune di Perugia, con l'assessore Andrea Cernicchi, il Cesvol, il Comune di Castello con l'assessore ai Servizi sociali, Andreina Ciubini.

La coordinatrice del progetto per il Cesvol, Alessandra Stocchi, ha spiegato che "Zero Waste" rientra nell'ambito del Programma di contribuzioni 2012 di Philip Morris Italia attraverso il Fondo VGE-PMI ed è promosso dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia, il Comune di Città di Castello (Zona Sociale 1) e il Cesvol Perugia. Tra i partner operativi rientrano il Banco Alimentare dell'Umbria, l'associazione "Il Samaritano" e la Caritas diocesana di Città di Castello.

Con l'iniziativa - è stato spiegato - si vuole dar vita ad una rete di solidarietà dinamica e stabile tra il mondo del profit e del non profit, dove il bene invenduto acquista un valore socio-assistenziale e il suo recupero ha ricadute positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario. La sperimentazione del progetto avverrà su due territori umbri, e cioè il comprensorio di Perugia e la Zona Sociale n. 1 di Città di Castello, dove si darà vita a un sistema di gestione per la raccolta e la distribuzione di beni invenduti che potrà essere riproposto in altre aree della regione con il contributo delle attività produttive e commerciali, delle pubbliche amministrazioni, delle associazioni e degli enti caritativi attivi in tutta l'Umbria.

Tra i risultati attesi dall'avvio del progetto oltre, ovviamente, alla riduzione del problema alimentare che coinvolge molte persone indigenti dell'Umbria, c'è anche quello della riduzione degli sprechi alimentari e della diffusione di una maggiore consapevolezza e sensibilità della comunità sul tema del consumo consapevole, del contrasto alla povertà e allo spreco alimentare.

"Come amministrazione regionale - ha detto la vicepresidente Casciari - ci siamo sentiti molto vicini a quest'iniziativa che abbiamo deciso di sostenere anche dal punto di vista finanziario per rispondere anche così ai bisogni delle nuove povertà che coinvolgono cittadini e famiglie che non abituate a normalmente a chiedere". 

"Il nostro obiettivo è di inserire il progetto nella programmazione comunitaria - ha concluso Casciari - visto che la sua peculiarità di innescare un modello culturale innovativo che va oltre le forme tradizionali di assistenza, attraverso un consumo intelligente e il riuso sempre nel massimo rispetto dell'ambiente. Motivazioni queste per le quali la Regione Umbria ha concesso a Cesvol Perugia per il progetto ‘Zero Waste' il marchio di sostenibilità ambientale, Green Heart Quality".