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Sei mesi dopo l'alluvione, nessuna programmazione di interventi

lunedì 27 maggio 2013
Sei mesi dopo l'alluvione, nessuna programmazione di interventi

"A sei mesi trascorsi dall'alluvione del 12 novembre prendiamo atto che nessun Ente Pubblico che ha competenze sulla messa in sicurezza e gestione dell'area del Paglia ha prodotto un piano di programmazione di interventi sia di urgente che di ordinaria manutenzione". E' il grido d'allarme lanciato dal Comitato 12 Novembre 2012, costituitosi all'indomani dell'esondazione del Paglia.
"La rimozione dei detriti inerti in esubero nell'alveo e della vegetazione arborea divelta che ancora costituisce un incombente pericolo di occlusione delle luci dei viadotti in caso di nuova ondata di piena - afferma il presidente Fabrizio Cortoni - è stata effettuata solo nei pressi del Ponte dell'Adunata. Non siamo a conoscenza dell'affidamento di ulteriori appalti ad aziende per il recupero e la riutilizzazione del materiale sia vegetale che inerte, operazione che riteniamo possa essere realizzabile a costi bassissimi se non addirittura nulli".

"Analogamente - aggiunge - non sono stati rimossi i rifiuti di vario genere che l'esondazione ha sparso lungo le sponde ed i campi limitrofi. Ad oggi, malgrado le rassicurazioni ricevute, non siamo riusciti a riunire un tavolo di concertazione fra tutti gli Enti preposti (Regione, Provincia, Comuni, Consorzi di Bonifica) e le nostre Associazioni. Il nostro Comitato, formatosi principalmente con lo scopo di tener viva l'attenzione sulla necessità di pronti ed efficaci interventi sul territorio del fiume Paglia, a sei mesi di distanza esige il pronto inizio dei lavori di messa in sicurezza per prevenire ciò che potrebbe verificarsi nuovamente nel futuro. Crediamo sia urgentissimo impegnarsi, senza ulteriori perdite di tempo, in modo concreto per ripristinare le pur minime condizioni di sicurezza entro il prossimo autunno 2013, tenendo conto che per effettuare tali lavorazioni è fondamentale per la sicurezza e lo svolgimento, il persistere di buone condizioni meteo e di bassa portata idraulica, condizioni tipiche del periodo estivo. Non possiamo in alcun modo accettare inoltre che l'imminente trasferimento di fondi governativi alla Regione Umbria ci trovi impreparati nella immediata utilizzazione degli stessi per cause burocratiche o per la colpevole assenza di progettazione degli interventi urgenti da realizzare".