sociale

Cristiano Costanzi nuovo segretario della Fillea Cgil di Terni

mercoledì 27 marzo 2013

Cristiano Costanzi è il nuovo segretario della Fillea Cgil di Terni. Lo ha eletto oggi (27 marzo), all'unanimità, il direttivo sindacato dei lavoratori di edilizia, legno e costruzioni, riunito a San Gemini, alla presenza del segretario generale della Fillea Cgil nazionale, Walter Schiavella, della segretaria regionale della Cgil Lucia Rossi, del segretario generale della Fillea Cgil di Perugia Gianni Fiorucci e del segretario generale della Cgil di Terni, Attilio Romanelli.
Costanzi, già membro della segreteria provinciale della Fillea, subentra ad Andrea Farinelli, recentemente eletto nella segreteria della Camera del Lavoro di Terni, che oggi ha rassegnato le sue dimissioni ricevendo il saluto dell'organizzazione guidata proficuamente negli ultimi anni.

"Quella che abbiamo fatto con Cristiano è una scelta di continuità nel rinnovamento - ha commentato il segretario nazionale Schiavella - che è conseguenza dell'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fillea di Terni (tornata ad essere primo sindacato sul territorio) e per il suo gruppo dirigente, in grado di mettere in campo le risposte necessarie nell'urgenza di una crisi durissima che sta attraversando il settore".
I numeri di questa emergenza sono sotto gli occhi di tutti, ha detto il neo segretario Costanzi, visto che nel corso dell'ultimo anno, in cassa edile, si è registrata una flessione del 17% dei lavoratori iscritti in provincia di Terni. "Un dato che sconta senz'altro - ha precisato Costanzi - l'effetto dell'alluvione nell'Orvietano, ma che pone comunque una gigantesca questione occupazionale per il comparto, questione che fatica ad emergere, perché fatta di tante piccole vertenze, ma che nel suo complesso ha dimensioni drammatiche". Quel 17%, infatti, tradotto in numeri assoluti significa passare da 2200 a 1900 lavoratori per mese registrati in cassa edile.

Ma, oltre all'edilizia, anche negli altri settori seguiti dalla categoria, cemento-calce-gesso e calcestruzzo-laterizi, la situazione è critica, con perdite di mercato che superano anche il 40%. Discorso diverso va fatto per il legno, che è comunque un settore di nicchia in Umbria e in provincia di Terni. Qui le poche imprese presenti sembrano tenere meglio nella crisi, grazie a scelte strategiche effettuate in passato in termini di innovazione e internazionalizzazione di impresa.
In questo contesto così pesante, la Fillea Cgil, come tutta la confederazione, avanza una proposta concreta e dettagliata, con il Piano del Lavoro che offre possibili soluzioni per la ripresa della produzione e soprattutto dell'occupazione.

"Il nostro Piano del Lavoro non è un testo accademico da discutere nei convegni - ha osservato Schiavella concludendo i lavori del direttivo - ma è uno strumento di contrattazione, perché contiene proposte e richieste puntuali che noi avanziamo per reagire al disastro di 550mila posti di lavoro bruciati dal settore in 4 anni".
Tre le priorità indicate dal segretario nazionale: una copertura minima salariale anche per quei lavoratori del settore che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali, un alleggerimento del prelievo fiscale sul lavoro e, nel medio periodo, la difesa dell'occupazione attraverso la costruzione di un diverso modello di sviluppo: "Il nostro orizzonte - ha concluso il segretario nazionale - é quello dello sviluppo sostenibile, fondato su un lavoro che sia utile al Paese e non solo a chi costruisce".