Falsi ricoveri per eludere le liste d'attesa all'Ospedale di Orvieto. Diciotto gli indagati per truffa
Approda anche a Orvieto l'inchiesta già in corso sugli ospedali di Narni e Amelia per i falsi ricoveri, via via estesa a tutti i presidi ospedalieri umbri. Per quanto riguarda il Santa Maria della Stella, le indagini dei carabinieri del nucleo dei NAS hanno portato a rilevare falsi ricoveri e procedure non congrue, al fine di evitare ad alcuni pazienti di pagare il ticket per varie tipologie di accertamenti sanitari e di sottoporsi ai lunghi tempi delle liste d'attesa.
Diciotto gli operatori sanitari iscritti dalla Procura del Tribunale di Orvieto nel registro degli indagati ta medici e ausiliari, con l'accusa di truffa ai danni del Servizio sanitario regionale e di abuso in atti d'ufficio.
Sandro Fratini, direttore generale dell'Ausl2 Umbria, ipotizza un danno per circa 80 mila euro l'anno per l'ente a cui è preposto, somma che a suo avviso potrà venire recuperata richiedendo il rimborso delle cifre concernenti gli esami fatti e non pagati. E, naturalmente, promette provvedimenti disciplinari non appena avrà in mano la lista dei dipendenti coinvolti.
Considerando i problemi che da tempo attanagliano la nostra Sanità e i nostri Ospedali - nazionali, umbri e del locale Sata Maria della Stella - non tanto relativi alla professionalità degli operatori, quasi sempre ritenuta buona se non addirittura eccellente dai pazienti, ma proprio rispetto al meccanismo dei ricoveri e delle lunghe liste d'attesa, l'episodio lascia quanto mai amareggiati e attoniti. Da un lato cittadini che sono costretti ad aspettare mesi o che addirittura ricorrono al privato per non attendere, dall'altro qualcuno che, favorito da chi dovrebbe tutelare gli interessi di tutti, avanza grazie alla leggerezza truffaldina di chi sarebbe preposto a garantire equità in un sistema dolorosamente delicato quale è quello della salute e della malattia. Si pensi anche che, in aggiunta al problema delle liste d'attesa, vari pazienti in situazione di effettivo bisogno di ricovero si trovano spesso a dover aspettare al Pronto Soccorso ore e ore, se non addirittura giorni per essere ricoverati. Il tutto a causa della mancanza del desiderato e necessario posto letto, magari occupato, sia pure solo per un day hospital, da chi favorito per non attendere e non pagare.
Date le numerose conferenze stampa fatte, negli ultimi tempi, per magnificare la modernità e l'efficienza dell'Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto, ci aspettiamo - è auspicabile - chiarimenti ufficiali su questo grave fatto e anche in questo frangente negativo.