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Cittaslow International al Consiglio d’Europa per il Seminario internazionale su “Povertà e disuguaglianza nelle società dei diritti umani. Il paradosso delle democrazie”

mercoledì 20 febbraio 2013
Cittaslow International al Consiglio d’Europa per il Seminario internazionale su “Povertà e disuguaglianza nelle società dei diritti umani. Il paradosso delle democrazie”

Il Sindaco di Novellara, Raul Daoli e il Direttore di Cittaslow International, Pier Giorgio Oliveti, rappresenteranno Cittaslow a un Seminario del Consiglio d'Europa

L'esperienza delle Cittaslow tra gli esempi virtuosi di governance locale per contrastare le vecchie e nuove povertà. Partecipa anche il Sindaco della Cittaslow di Novellara, Raul Daoli, impegnato nelle politiche di sviluppo locale tramite l'applicazione di concrete politiche per la responsabilità sociale condivisa e l'inclusione sociale.  

"Per questo motivo - spiega il direttore dell'associazione Pier Giorgio Oliveti - da quattro anni Cittaslow International è partner di progetto del Consiglio d'Europa per la verifica sul campo, nel territorio di 17 paesi europei, dell'efficacia delle politiche micro-economiche fondate sulla messa in valore dei beni locali, diversi da una comunità all'altra".

Dal 21 al 23 febbraio 2013 si terrà a Strasburgo un'importante conferenza che avrà come tema il paradosso della povertà e delle diseguaglianze nell'Europa dei diritti civili dal titolo ""Poverty and Inequality in Societies of Human Rights: the paradox of democracies". Promosso dal Consiglio d'Europa, questo seminario, porterà tra i vari esempi virtuosi digovernance locale per contrastare le vecchie e nuove povertà, proprio l'esperienza di Cittaslow International.

Per l'occasione abbiamo contattato telefonicamente il Sindaco Daoli

"Noi partecipiamo essendo portatori delle esperienze nella rete delle Cittaslow - spiega il Sindaco Daoli,  contattato telefonicamente per farci raccontare in maniere più dettagliata come nella sua Cittaslow vengono affrontate queste tematiche. -  Ogni territorio di Cittaslow ha delle peculiarità, chi sui temi ambientali o delle energie rinnovabili o dei modelli di sostenibilità urbanistica. Novellara nella rete delle Cittaslow ha delle eccellenze nel campo sociale, culturale, multiculturale, siamo stati la sede dell'ultima Assemblea Internazionale. Saremo a Strasburgo a questa conferenza su povertà e iniquità, per parlare di cosa possono fare i territori nel loro piccolo, nelle loro reti per contrastare questi fenomeni. "

Il Sindaco Raul Daoli inoltre evidenzia come da tempo Novellara sia impegnata in progetti europei che cercano di risolvere le problematiche portate in evidenza nella conferenza di Strasburgo: "L'anno scorso abbiamo contribuito alla stesura della Carta Europea della responsabilità sociale condivisa, e credo che questa conferenza di Strasburgo possa creare un ponte con la Carta Europea della responsabilità sociale condivisa, perché uno dei cardini per progettare soluzioni, interventi e nuovi bisogni è che non c'è un solo attore, il comune, la scuola, l'azienda sanitaria le agenzie educative del territorio, il terzo settore, ma che tutti insieme abbiamo questa responsabilità sociale di trovare delle soluzioni nella progettualità locale condivisa. Ecco quindi la responsabilità condivisa, che abbraccia anche l'imprenditoria, il modo del lavoro, il modo in cui si studiano i contratti di lavoro, quindi siamo di fronte, diciamo, a complessità di tipo orizzontale e verticale".

Il Sindaco di Novellara a Strasburgo non si limiterà a elencare le cose buone fatte sulla carta, ma porterà anche esempi concreti di azioni che la sua amministrazione comunale sta attuando con ottimi risultati. "Noi per arrivare a qualche esempio - dice - declineremo alcune esperienze fatte in campo multiculturale. Si tratta di uno dei principali fenomeni di cambiamento degli ultimi dieci anni, pensi che a Novellara convivono più di 50 nazionalità differenti, oramai nelle prime classi scolastiche più del 40% dei bambini sono figli di immigrati con madrelingue diverse".

"Un altro campo - aggiunge - è quello della trasformazione della famiglia, ormai composta da una persona o due. Quindi il tema degli anziani, la crescita dell'età media, pone anche l'esigenza di una riforma dei servizi. Penso alle case protette, ai centri diurni, alle assistenze domiciliari, al badantato che oggi va in supporto. Su tutta questa forma di progettualità noi faremo un focus, per spiegare come evolve una delle migliori esperienze della zona dell'Emilia".

Altro punto, le scuole. "Noi abbiamo fatto alcune esperienze nelle scuole dell'infanzia - racconta - su come intercettare già qui, a 3/4 anni, un'esperienza scolastica di socializzazione, per tentare di rimuovere il contrasto all'ereditarietà sociale, cioè il fatto che se sei il figlio di un povero o di forti diseguaglianze tra le nuove povertà, che sono anche di carattere culturale e non solo economico, entrare tardi nella scuola vuol dire compromettere più avanti il successo scolastico, e poi le opportunità nell'uguaglianza."

"Altro fattore importante da mettere in evidenza è la ricerca di un nuovo piano economico per attuare queste politiche innovative - continua il sindaco Daoli. - "Quindi parleremo di questo, fino ad arrivare a qualche considerazione di carattere economico. Stiamo infatti sperimentando nuovi modelli redistributivi, per distribuire il peso della sostenibilità del welfare locale. Una delle parole che hanno caratterizzato la fase costitutiva degli anni '70 era l'egualitarismo; tutti indistintamente oggi stiamo sperimentando delle forme che io ho ribattezzato 'egualitarismo selettivo': a tutti è cioè garantita la qualità dei servizi, però differenziando, a seconda della ricchezza, la partecipazione ai costi. In questa prospettiva una delle sfide più grosse che noto è quella di cercare di mantenere unitaria la qualità dei servizi e dell'accessibilità, capita sempre di più che ci siano scuole per i ricchi e per i poveri, la sanità per i ricchi e per i poveri. Noi qua stiamo sperimentando dei modelli universali egualitari, pur mantenendo una selettività nella partecipazione dei costi. Esempio le liste unitarie di iscrizione dei bambini alle scuole dell'infanzia: se sei in una lista unitaria puoi gestire le differenze, se invece lasci che ognuno si vada a iscrivere dove vuole, è chiaro che chi ha più possibilità si concentra da una parte, gli immigrati da un'altra. Il dato più importante è quello che esce da una rete di piccole e medie città, che insieme si uniscono per trovare soluzioni intelligenti e sostenibili."