sociale

Il Comitato "12 novembre 2012" invia una lettera al presidente del consiglio comunale Marco Frizza

martedì 29 gennaio 2013
di Fabrizio Cortoni, presidente del Comitato

E' passato più di un mese da quel 21 dicembre in cui, con la lettera che Le ho inviato e che Lei ha letto e inoltrato ai Membri del Consiglio Comunale da Lei stesso presieduto, chiedevo a nome del Comitato di Aziende "12 novembre 2012" la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sull'evento alluvionale di quel giorno.

Ho la intima convinzione che la nostra richiesta possa essere condivisa anche da tutta la nostra comunità che in quell'occasione ha saputo dimostrare una unità, una volontà di partecipazione ed una solidarietà che sinceramente ancora non riesco a ravvisare nei Suoi comportamenti ed in parte dell'assemblea che presiede.

Vorremmo che questa vicenda, che tanto ha significato e significherα per le vite di chi ne è rimasto coinvolto, non fosse sottaciuta o dimenticata.

Vorremmo che restasse traccia, nella storia di Orvieto, di quanto è successo, di cosa la Cittα ha subito e di come ha reagito, di quello che è stato detto, di quello che è stato fatto, ma soprattutto di quello che dobbiamo imporci di progettare e realizzare per scongiurare ogni futuro rischio.

Sarà certo d'accordo con me nella convinzione che amministrare una città significa provvedere alle necessitα della sua vita normale, ma soprattutto essere forte, presente, utile, determinante in occasione di eventi straordinari.

Non ci si nasconda dietro difficoltα formali o burocratiche, dietro il rimpallarsi delle competenze, dietro il paravento e l'ipocrisia della solidarietα formale.

Le chiedo di dare il segnale forte che anche Lei, ed il Consiglio Comunale di cui Lei è Presidente, riescano ad interpretare la volontα dei Cittadini Orvietani che ci hanno espresso vicinanza, calore ed affetto. Ci dimostri che l'Assemblea da Lei presieduta è effettivamente la reale sintesi dello spirito dei Cittadini che deve rappresentare.

Non perda tempo. Convochi al pi∙ presto un Consiglio Comunale aperto, quello in cui la nostra voce potrα porre senza filtri, senza condizionamenti ma in modo diretto ed esplicito le richieste di tutti quei Cittadini che oggi si aspettano che appartenere ad una Comunitα significhi davvero qualcosa.

La saluto ed aspetto Sue notizie. Senza indugio.