sociale

Asilo nido si... ma quanto mi costi? La situazione nel Comprensorio

giovedì 30 agosto 2012
di Monica Riccio
Asilo nido si... ma quanto mi costi? La situazione nel Comprensorio

Tra lunedì 3 e mercoledì 5 settembre riaprono nell'Orvietano gli asili nido. Scegliere di mandare un figlio al nido è sempre una scelta obbligata: in genere a far decidere i genitori è l'impossibilità, per entrambi, di conciliare gli impegni di lavoro con le esigenze dei figli, specie se molto piccoli.

Così, non senza batticuore e con l'ansia alle stelle, si decide di optare per il nido e inizia il lungo, affascinante quanto doloroso, primo grande distacco tra genitori e figlio. Al di là degli aspetti psicologici però oggi, in un momento in cui è difficile programmare economicamente i propri passi nella vita di tutti i giorni, a far decidere di scegliere un nido comunale rispetto ad uno privato è il costo della retta, che a parità di servizi offerti, risulta essere una discriminante importante per qualsiasi famiglia.

Ecco così che oltre al malumore dovuto al dover lasciare per le prime fatidiche volte il figlio, un genitore è chiamato a fare i conti con il proprio bilancio familiare, ed ecco che di fronte a rette, regolamenti, bandi di accesso, numero di posti, liste di attesa, scoppia il panico.

A Orvieto, gli asili nido riapriranno con la novità della tariffa unica. Fino allo scorso anno, infatti, la retta di accesso al nido era regolata dalla certificazione ISEE, mentre da ora tutti, indistintamente, pagheranno la stessa cifra. E' giusto? Non è giusto? I punti di vista sono vari e tutti ben motivati, ma al centro delle diatribe c'è un punto su cui non è possibile sorvolare: il benessere dei piccoli nel nido. Per capire qual è la situazione nell'Orvietano abbiamo optato per un tour virtuale in alcuni comuni limitrofi dell'Orvietano, per documentare tariffe, bandi, accessi e più in generale per capire se sono solo i genitori orvietani a lamentarsi oppure c'è malcontento anche altrove. Abbiamo documentato tariffe e tipologie di servizio per il nido, già che c'eravamo abbiamo dato uno sguardo anche ai costi pasto dalla materna fino alle medie.

Ecco un quadro su cui vale la pena di riflettere.

Comune di Orvieto
Nel comune di Orvieto gli asili nido sono tre e tutti offrono due tipologie di servizio: antimeridiano con pranzo (8-13) e integrato con pranzo (8-16)
- Arcobaleno (Orvieto centro) dispone di 8 posti per l'antimeridiano e 32 per l'integrato
- Girotondo (Sferracavallo) dispone di 8 posti per l'antimeridiano e 24 per l'integrato
- Paneecioccolata (Ciconia) dispone di 8 posti per l'antimeridiano e 16 per l'integrato
Le tariffe sono: antimeridiano euro 180,00 / mese, integrato 250,00 / mese
Per quanto riguarda il costo mensa (a partire dalla materna) il comune di Orvieto regola la tariffazione secondo scaglioni in base alla dichiarazione ISEE:
da euro 0 a euro 7.000,00 costo buono pasto euro 2,00
da euro 7000,01 a euro 10.000,00 costo buono pasto euro 3,00
da euro 10.000,01 a euro 13.000,00 costo buono pasto euro 4,00
da euro 13.000,01 a euro 16.000,00 costo buono pasto euro 5,00
oltre euro 16.000,01 costo buono pasto euro 5,50
E' previsto uno sconto del 30% sul buono pasto per il secondo figlio e oltre.
E' prevista una iscrizione al servizio pari a euro 20,00 / anno.

Comune di Castel Giorgio
Il comune di Castel Giorgio non dispone di un servizio espressamente dedicato alla fascia fino a 36 mesi. Per qualche anno era stata offerta, grazie a finanziamenti regionali, un'area spazio-gioco all'interno della biblioteca comunale aperta 4 ore al giorno, senza pranzo. Poi, per tagli regionali, non è stato più possibile continuare ad erogare il servizio.
Buono pasto. Per la scuola materna il buono pasto è fissato in euro 3,50 mentre per le elementari e le medie il costo è di euro 4,00. Non esiste riduzione per ulteriori figli, non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione.

Comune di Baschi
Il comune di Baschi inaugura il proprio asilo nido "L'aquilone" sabato 1° settembre. Il servizio prevede l'orario antimeridiano il cui costo è di euro 190,00 / mese senza pranzo e l'integrato per il quale i genitori pagano euro 220,00 / mese più euro 50,00 / mese per il pranzo. Non esiste riduzione per ulteriori figli, non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione.

Comuni di Castel Viscardo / Allerona
Il comune di Castel Viscardo non ha un proprio asilo nido ma i cittadini possono usufruire dell'asilo nido "Il grillo parlante" di Allerona Scalo. La gestione è affidata al comune di Allerona.
Il servizio prevede l'orario antimeridiano il cui costo è di euro 135,00 / mese senza pranzo e l'integrato per il quale i genitori pagano euro 160,00 / mese più il costo del buono pasto giornaliero.
Castel Viscardo: il buono pasto costa al nido e alla materna euro 2,90 (ridotto 2,60 per chi ha più figli iscritti) e euro 3,40 (ridotto 3,10) per elementari e medie. Non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione.
Allerona: il buono pasto costa al nido e alla materna euro 2,75 (ridotto 2,45 per chi ha più figli iscritti) e euro 3,25 (ridotto 2,95) per elementari e medie. Non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione.

Comune di Porano
Il comune di Porano ha da qualche anno istituito l'asilo nido "Il cerchio magico". Il servizio prevede l'orario antimeridiano il cui costo è di euro 150,00 / mese senza pranzo e l'integrato per il quale i genitori pagano euro 250,00 / mese.
Il buono pasto costa alla materna euro 2,60 e euro 3,10 alle elementari. Non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione, è prevista una riduzione del 30% a partire dal secondo figlio iscritto)

Comuni di Parrano, Fabro, Ficulle, Monteggabione, Monteleone
Tutti i comuni fanno capo all'asilo nido "Le Coccinelle". Il servizio prevede l'orario antimeridiano il cui costo è di euro 130,00 / mese senza pranzo e l'integrato per il quale i genitori pagano euro 165,00 / mese più il costo del buono pasto giornaliero.
Il buono pasto costa euro 3,50. Non esiste nessun scaglione in base al reddito, non sono previsti costi di iscrizione.

Da una rapida analisi si evince che i costi sulle spalle delle famiglie sono pressoché gli stessi, perché laddove la tariffa è più alta (tipo 250,00) è compreso il pasto mentre ad esempio su un mensile di 165,00 va aggiunto il costo giornaliero dei pasti. La cosa non è però del tutto ininfluente poiché, a voler ragionare sugli effettivi giorni di frequenza - tutti sappiamo quanto, specie nei mesi invernali, i piccoli stiano più a casa che non a scuola - nei comuni che prevedono il buono pasto i genitori contengono la spesa mensile se il piccolo non frequenta assiduamente.

Di contro, i comuni limitrofi a quello di Orvieto non applicano scaglioni ISEE, trattando tutti alla pari e praticando un solo importo. Quasi tutti però offrono buoni pasto con costo diverso per alunni di età inferiore, diverso quindi da quello dedicato agli studenti di età maggiore, che mangiano inevitabilmente di più.

La situazione, ad un primo colpo d'occhio appare pressoché generalizzata. I costi sono per lo più livellati, gli orari dei servizio sono conformi, per cui non è chiaro come mai a Orvieto ci si indigna - e qua l'ISEE fa risparmiare parecchie famiglie - e a Baschi no.