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Politiche di genere e pari opportunità: finanziati dal Governo due progetti umbri contro la violenza sulle donne

mercoledì 4 luglio 2012
Politiche di genere e pari opportunità: finanziati dal Governo due progetti umbri contro la violenza sulle donne

Promuovere e mettere in rete adeguati servizi di prevenzione e contrasto della violenza di genere, donne che subiscono la violenza degli uomini, violenze fisiche, psicologiche, economiche, in prevalenza dei partners o degli ex-: è l'obiettivo di due progetti a cadenza triennale, "UNA - Umbria Network Antiviolenza" e "Umbria Antiviolenza" (nati dal lavoro comune di Regione Umbria, comuni di Perugia e Terni, Centro Pari Opportunità, Anci e rete dei comuni e Associazioni delle Donne), che sono stati approvati e finanziati dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

"Abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia - ha commentato la presidente della giunta regionale dell'Umbria Catiuscia Marini -; con l'approvazione e il finanziamento dei due progetti, si raccolgono i primi frutti di un lavoro comune attivato fin dal 1989 dal Centro regionale per le Pari Opportunità, attraverso l'istituzione di 'Telefono Donna'.

Si tratta di due progetti complementari - ha sottolineato la presidente - che faranno fare ai servizi di contrasto alla violenza di genere in Umbria un ulteriore salto di qualità".

Il primo progetto ("UNA - Umbria Network Antiviolenza"), finanziato con 140 mila euro, si pone come obiettivo il consolidamento e la messa a sistema di una rete unica integrata di soggetti pubblici e privati (già parzialmente attiva sul territorio) per la creazione di nuovi servizi territoriali antiviolenza. Il secondo progetto ("Umbria Antiviolenza"), dal costo complessivo di 444 mila 300 euro (le cui due ultime annualità, di 100 mila euro ciascuna, saranno finanziate dalla Regione) prevede la promozione in Umbria di Centri Antiviolenza, di cui l'Umbria (insieme al Molise) è ancora sprovvista. I centri hanno l'obiettivo di prendersi carico e cura delle donne vittime di violenza, assicurando loro protezione, mediazione con i servizi territoriali e la definizione di un progetto territoriale, volto al superamento della situazione di difficoltà, per favorire (secondo gli standards stabiliti dall'Unione Europea) nuovi progetti di vita e di autonomia.

"Ci siamo impegnati a percorrere tutte le strade possibili per dotare di centri antiviolenza le due regioni, Umbria e Molise, che ancora non ne dispongono - sottolinea "Differenza Donna", capofila del progetto "Umbria Antiviolenza" -; in questa cornice, gli assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali dei Comuni di Perugia e Terni hanno promosso le condizioni perché si potesse presentare una proposta progettuale, che facesse incontrare le esperienze e le conoscenze di chi da anni, come l'associazione 'Differenza Donna' lavora nel contrasto alla violenza di genere con l'associazionismo, che in Umbria opera nella stessa direzione".