sociale

Idee e proposte a confronto, per un'associazione che cambia. Stati generali ANCeSCAO

lunedì 5 marzo 2012

La particolare situazione economica in cui volge il paese, i riflessi sugli anziani e sulle fasce deboli della popolazione, induce ANCeSCAO ad aprire un'ampia riflessione alla vigilia di importanti appuntamenti, come i rinnovi degli Statuti dei Coordinamenti Regionale e Comprensoriali.

Tutti i Presidenti dei Centri Sociali ANCeSCAO della regione, oltre ottanta, si sono ritrovati, sabato 3 marzo scorso, presso l'EUROPALACE HOTEL di Todi, dove il Presidente Regionale Claudio Barbanera ha aperto i lavori ricordando la recente scomparsa di Feliciano Brunelli, Presidente del centro Sociale Centro Storico di Foligno e la scomparsa del poeta dei ns. anni il grande Lucio Dalla.

La relazione del Presidente, ha affrontato subito l'esigenza di un cambio di passo nella gestione dell'associazione, favorendo un ricambio generazionale, coinvolgendo le nuove categorie di anziani, valorizzando le loro professionalità, per un importante contributo al processo di crescita cui si ambisce.
Il Presidente stimola gli intervenuti, invitando i Dirigenti ad accelerare il processo di evoluzione, e, nel rispetto della democrazia, garantire ampia azione alle figure storiche, istituendo gruppi di Saggi a garanzia delle associazioni di appartenenza.

Tanti i temi toccati nella relazione, per ognuno spunti di riflessione e proposte di sviluppo, come per le Politiche Sociali, gli adempimenti legislativi, il Coordinamento e l'assistenza, le Pari opportunità e il Turismo Sociale. Importante sottolineatura è stata riservata al capitolo dell'informatizzazione e della comunicazione.
Forte è l'invito del Presidente perché s'intensifichi il processo di messa in rete dei Centri Sociali, lavorando particolarmente sull'attività formazione ed il coinvolgimento di nuovi volontari, oltre a quanto viene già proposto dal Nazionale.

L'anno 2012, dichiarato "anno europeo dell'invecchiamento attivo", coincide con la ratifica del nuovo disegno di legge della Regione Umbria, a cui ANCeSCAO darà il suo importante contributo nella fase di partecipazione alla popolazione. Importanti saranno i rapporti con le amministrazioni locali, che risultano molto critici, le quali, pur in presenza di una consistente riduzione dei trasferimenti statali, non sempre operano nella direzione per eliminare gli sprechi, ma tagliano le spese per il sociale senza un chiaro progetto di nuovo Welfare. Apprezzata all'unisono la relazione introduttiva del Presidente Barbanera, si è aperto un intenso dibattito, interrotto dalla pausa pranzo e ripreso nel pomeriggio. Importanti contributi sono venuti dagli interventi, in particolare dai Presidenti dei Coordinamenti Comprensoriali, Salvati, Bagnoli, dalla vice Presidente Mastriforti che ha affrontato il problema delle pari opportunità, del Tesoriere regionale Massimo Ciotti che oltre alle problematiche delle risorse economiche ha affrontato le modalità della prossima attività di formazione. Ben oltre venti interventi che hanno dato davvero grande un segnale di vivacità e voglia di crescita dell'associazione.

Dopo una serie di comunicazioni del Presidente Barbanera in merito ai prossimi impegni regionali, Consiglio Direttivo per approvazione programmi e bilanci e Assemblea straordinaria per l'approvazione del nuovo statuto, l'intervento di chiusura è tenuto dal vice Presidente Nazionale Lamperini Gianfranco che fa subito notare il cambiamento dei bisogni della popolazione e che occorre intervenire per proporre l'intergenerazionalità e l'integrazione, instaurare rapporti con le Federazioni degli Immigrati, promuovendo Azioni Sociali e di inclusione. Lamperini lancia l'appello del NO al taglio della spesa sociale, asserendo che le associazioni non sono solo portatrici di richieste ma promotori di impegno sociale. I problemi di tutti i giorni in cui impattano quotidianamente gli anziani, hanno bisogno di risposte sociali, e ANCeSCAO vuol dare sostegno e contributo. La sussidiarietà, principio cardine del nostro operare, dovrebbe spingere gli interlocutori istituzionali a cooproggettare, condividere e realizzare la risposta sociale e la verifica della stessa. Solo insieme si può uscire da questa situazione di grave crisi finanziaria.

Il vice Presidente Nazionale ritiene che sia un'esigenza, il cambio generazionale chiesto nella relazione del Presidente e il processo avviato in Umbria va portato fino ai Consigli Direttivi e direttamente ai soci, sarà utile una riflessione anche per il livello Nazionale.