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Orvieto, la stazione dimenticata, i pendolari abbandonati, che amarezza su rotaia ...

venerdì 9 dicembre 2011
di M.R.
Orvieto, la stazione dimenticata, i pendolari abbandonati, che amarezza su rotaia ...

Quando siamo in viaggio su treno, - per diletto o lavoro non fa differenza, - ciò che ci colpisce in genere è l'accoglienza che troviamo nelle stazioni ferroviarie, lungo i binari, sui convogli. Viaggiare scomodi, arrivare in ritardo, trovare stazioni indecenti, o peggio abbandonate a se stesse, non piace a nessuno, eppure i treni sono ancora uno dei mezzi più scelti per recarsi, ad esempio, al lavoro.

La stazione ferroviaria di Orvieto, un tempo crocevia animato di mille storie che si intrecciavano l'una con le altre durante le attese e i viaggi di ritorno verso casa, oggi non costituisce di certo il miglior biglietto da visita della città. Complice un declassamento mai fino in fondo compreso del presidio delle Ferrovie, complice forse una certa dimenticanza da parte delle Istituzioni più impegnate da traffico veicolare che non ferroviario, complice la nuova era in cui le auto la fanno da padrone su ogni altro mezzo di spostamento, la stazione ferroviaria è stata lasciata andare in malora, abbandonata a se stessa.

A farne le spese, oltre ai viaggiatori ancora numerosi, per lo più stranieri, che arrivano in città, sono, e non v'è dubbio, i tanti, tantissimi pendolari che ogni giorno, alcuni da decenni, si recano a lavorare altrove. Se agli occhi del turista la situazione di degrado della stazione è subito ben chiara, agli occhi del pendolare tutto finisce inesorabilmente per essere meno impattante poiché davanti allo scempio di porte guaste, scale mobili ferme, bagni chiusi e luci spente, essendo tutto questo parte del quotidiano, ormai la rassegnazione ha preso il posto dell'indignazione. Indignazione però che non lascia il posto ad altro, se non a rabbia, se oltre alla desolazione dei luoghi arrivano, come ogni dicembre, le mazzate dei nuovi orari di Trenitalia.

"E di nuovo la Regione Umbria si dimentica di Orvieto.", - dicono dal comitato pendolari Roma-Firenze, - L'assessore ai trasporti, Rometti, - spiegano dal comitato, - affronta con Trenitalia le problematiche della linea Ancona-Roma e ignora quelle della linea Roma-Firenze, che lo ricordiamo, sono le seguenti:

- lo spostamento del Regionale 2314 dalle 14.43 alle 15.13 crea un buco di due ore tra le 13.00 e le 15.00 che danneggia in particolare sulla fascia dei lavoratori part-time.
- incomprensibile se non secondo una visione miope e non razionale, la partenza di due treni a venti minuti di distanza tra le 15.15 e le 15.36 (R 2314 e IC 592)
- gravissima la cancellazione delle fermate dell'Eurostar delle 20e15 da Roma, treno faticosamente conquistato due anni fa, ripropone il colossale "buco" tra le 19.30 e le 21e30. Tanto più che il treno non è soppresso, ma viaggerà vuoto fino a Bologna, da dove riparte il giorno successivo verso Roma

Nonostante le segnalazioni, inoltre, non è stato più ripristinato dopo l'incendio della stazione Tiburtina, l'IC Roma-Firenze con fermata ad Orvieto alle 7.44."

"Siamo abituati alle scelte irrazionali di Trenitalia, - dicono i pendolari, - ma non ci aspettavamo fino a questo punto. Ci aspettavamo un impegno concreto dell'assessore Rometti e quindi della Regione Umbria a sostegno delle gravi problematiche che affliggono la linea e confidiamo anche nella collaborazione della Regione Toscana, specialmente sui treni di sua competenza, e a difesa dei molti pendolari che utilizzano la linea verso nord e che il Comitato pendolari Roma-Firenze rappresenta."

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