sociale

Rosa è morta. Sinistra Ecologia e Libertà sul femminicidio della donna di Acqualoreto

giovedì 4 agosto 2011
di Salvatore Savastano – Coordinatore SEL Foligno

Rosa Sequino, la donna di 44 anni che mercoledì scorso è stata bruciata dal marito, non ce l'ha fatta. Rosa è morta nel silenzio di questa società che ha dimenticato la cura delle relazioni sociali, che ha scambiato la libertà delle persone con la libertà del mercato e la sicurezza con il razzismo.
La morte di Rosa richiama tutti noi alla realtà, che è più complessa di come alcuni vorrebbero rappresentarla, e ci impone di fermarci un attimo a riflettere, facendo tacere per un po' i singoli problemi "marginali e individuali" di tutti noi.
La morte di Rosa Sequino non è un caso isolato: donne uccise quasi sempre da mariti e compagni, ma anche picchiate e stuprate, quasi sempre quando cercano di sottrarsi al tradizionale ruolo di sottomissione e quando vogliono porre fine a un rapporto. Nel 64% dei casi l'aggressione avviene nella casa della vittima, il luogo che dovrebbe essere più sicuro e dove invece la vita di molte donne è maggiormente in pericolo.
Abbiamo bisogno di rimettere al centro dell'agenda politica del paese e della città un discorso sulla dignità della donna - oggi troppo spesso calpestata, denigrata, attaccata, sminuita - e l'attenzione alle situazioni sociali difficili. L'identità di genere, la sua condizione di unicità, deve uscire dalla dimensione privata e far ritorno in quella pubblica, politica e sociale. Per questo nell'esprimere il nostro cordoglio per la morte di Rosa Sequino e la condanna per il suo brutale assassinio, vogliamo anche fare appello alla città tutta perchè promuova nei prossimi mesi ulteriori momenti di riflessione e di mobilitazione contro la violenza sulle donne. Un impegno a partire da noi stessi, affinchè si possa dare vita a quella coscienza diffusa che sola può affrontare un problema così grave e diffuso.