sociale

25 aprile 2011. La posizione dell'ANPI Perugia

lunedì 25 aprile 2011

Riceviamo e di seguito pubblichiamo:

I Partigiani viventi e l'ANPI di Perugia ribadiscono con orgoglio che la RESISTENZA è stata GUERRA DI LIBERAZIONE, no guerra civile.
LIBERAZIONE del suolo italiano dall'invasore tedesco. LIBERAZIONE dalle nefande e dolorose ideologie del fascismo e del nazismo.
Tutte le truppe organizzate dalla RSI e dal generale Graziani si erano schierate con l'invasore nazista, e tutte le formazioni prendevano ordini dai tedeschi. Diverse bande fasciste giurarono fedeltà a Hitler, e non all'Italia, cosi come, dal settembre 1943, la Germania sottrasse alla sovranità italiana, e alla Repubblica satellite di Mussolini, le provincie di Belluno, Trento, Bolzano, Gorizia, Udine e Trieste, facendole governare e controllare direttamente dai reparti delle SS. L'Italia legale era quella del dal Re e dal suo Governo, che istituì il reato di "collaborazionismo con il tedesco invasore", e che, nei processi istruiti condannò migliaia di soldati e ufficiali fascisti quali traditori della Patria. Va ricordato che la RSI non possedeva moneta propria, né francobolli, e che, ad eccezione della Germania e del Giappone, non fu riconosciuta come stato , neppure dal Vaticano e dalla Spagna franchista. Fu GUERRA DI LIBERAZIONE.
Al tavolo della pace, l'Italia ebbe credito per merito dei 45.000 morti Partigiani. Rendiamo onore e ringraziamo i caduti in combattimento, nei campi di sterminio, i fucilati, gli impiccati, i torturati che hanno testimoniato con la propria vita la libertà, contro il totalitarismo e contro la RSI, delatrice e sostenitrice dei nazisti.
La RESISTENZA è stato un movimento spontaneo, che, nelle sue componenti partigiana, popolare e militare, ha combattuto per conquistare la democrazia, l'uguaglianza, i diritti civili, "per chi c'era e per chi non c'era e anche per chi era contro". ORA E SEMPRE RESISTENZA