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Tra meno di un mese arriva il Giro. Buche e crepe, manto stradale in pessime condizioni

martedì 19 aprile 2011
di Monica Riccio
Tra meno di un mese arriva il Giro. Buche e crepe, manto stradale in pessime condizioni

E' in condizioni pessime il tratto della SS71 che da Orvieto Scalo sale a Orvieto fino a Piazza Cahen, caratterizzato da buche e avvallamenti ormai importanti. Sono anni che assistiamo al veloce restyling di "rattoppatura" delle buche, restyling destinato a durare solo fino alla stagione successiva quando piogge e gelate, ristabiliscono inesorabilmente le condizioni di precarietà del manto stradale.

Percorrendo il tratto in questione con l'auto, i problemi si evidenziano nettamente, nel tratto iniziale, poco dopo l'incrocio con Via Giovanni Ciuco, fatta la prima curva, salendo a Orvieto, nel primo rettilineo, già crepe e avvallamenti la fanno da padroni, poi la situazione un pochino migliora fino ad arrivare al tratto tra le Tombe Etrusche e l'innesto su strada del percorso PAAO. Qui vere e proprie "voragini" fanno sobbalzare le vetture figuriamoci le biciclette. Già perché a meno di un mese dall'arrivo dell'evento mediatico per eccellenza delle due ruote italiane, il Giro d'Italia 2011, le buche sono sempre là.

L'11 e 12 maggio la Città di Orvieto è sede di tappa. In città arriveranno quindi centinaia e centinaia di persone, al seguito della "corsa rosa". Arrivo in salita a Piazza a Cahen e partenza sul selciato il giorno dopo da Piazza Duomo. Per la città un'occasione memorabile di visibilità che rischia però di fare più bene che male alla già deludente immagine della Rupe. Riteniamo improbabile un intervento massiccio di sistemazione del manto stradale, a meno di 30 giorni dal passaggio del Giro. C'è poi la Pasqua di mezzo, il che non aiuta a snellire le ferraginose pratiche burocratiche. Per cui , a meno di "rattoppature" dell'ultimo momento, e nonostante la professionalità degli addetti alla manutenzione stradale della Provincia, la strada resterà più o meno un colabrodo. La tappa orvietana sarà poi doppiamente sotto i riflettori perché quest'anno, per la prima volta, e proprio in questo tratto, il Giro poggia le ruote su un paio di tratti sterrati. All'arrivo ad Orvieto, presumibilmente poi, il gruppo di testa sarà costituito dai migliori scalatori, che, sulle buche potrebbero essere i primi ad avere problemi.

Ci domandiamo quindi, se sappiamo tutti dell'assegnazione della tappa fin dal gennaio scorso, se sappiamo tutti in che condizioni è la strada che la carovana percorrerà (e abbiamo parlato solo dell'arrivo ma l'intera tappa non è al meglio), se sappiamo tutti quanto ci mette la macchina pubblica a deliberare gli interventi urgenti, perché non abbiamo provveduto prima? Che figura faremo nei confronti dei blasonati team e dei ciclisti dal palmares farcito di importanti successi internazionali quando arriveranno e dovranno, oltre che guardarsi da gregari altrui e pretendenti alla Maglia Rosa, pure stare attenti a non finire ruote all'aria? Speriamo che qualcuno se ne avveda al più presto e in tempo utile per dare degna accoglienza alla corsa ciclistica più importante d'Italia, un patrimonio sociale e culturale che tutto il mondo ci invidia, un pezzo di storia sportiva che ci fa grandi e ci inorgoglisce tutti tanto che il passaggio della Corsa è sempre salutato con finestre e balconi addobbati, strade dipinte, muri fasciati di rosa e tanta, tanta gente sul percorso.