sociale

Percorrenze, fermate e precedenze. Trenitalia e Regione Umbria prendono tempo sui pendolari

mercoledì 12 gennaio 2011

"Non c'è ancora nessuna risposta concreta sulla vicenda del Regionale 3375 che si ferma per 10 minuti ad Orte per dare precedenza al regionale proveniente da Ancona (2323)." E' quanto fa sapere il Comitato pendolari Roma-Firenze in merito alla fermata straordinaria del convoglio in questione, che qualche giorno fa ha sollevato proteste e indignazione da parte dei tanti lavoratori che quotidianamente utilizzato il servizio ferroviario per raggiungere il posto di lavoro e di studio.

"Dopo la nostra segnalazione, - continua il Comitato, - l'unica insoddisfacente spiegazione è stata data (privatamente in risposta ad una mail di protesta) dal responsabile regionale di Trenitalia, Ing. Fabrizio Imperatrice, che afferma: ".... La programmazione dei treni interregionali, in partenza ed in arrivo a Roma Termini, ha determinato la trama dei collegamenti ferroviari, la necessità di stabilire incroci e percorrenze per garantire a tutti i treni una traccia congrua..."

"Imperatrice, - dicono ancora i pendolari, -  parla di traccia congrua ma non ci spiega quale congruità ci sarebbe nel far aspettare un treno, il 3375 appunto, che arriva ad Orte PRIMA del 2323 e che potrebbe tranquillamente ripartire, senza infastidire nessuno."

Non ultima la questione ritardi. "Vergognoso anche il discorso sui ritardi, - afferma una nota stampa del Comitato, - riportiamo ancora la risposta di Imperatrice: "....[riguardo] la puntualità di detto treno; da 13 dicembre, è circolato sedici giorni e la puntualità in arrivo a Roma Termini è stata: tredici volte entro 5', due volte con 8/9' di ritardo e solo una volta, il g 17 dicembre, è giunto a Roma per problemi di circolazione con un ritardo di 14'; la percorrenza è rimasta pressoché invariata...." Crediamo che questi dati si commentino da soli: in 15 giorni la media è stata di 5 minuti e oltre, inaccettabili su un regionale che percorre la tratta Chiusi-Roma alle 6 di mattina. Per altro questi "5" minuti, sommati all'aumento di percorrenza del treno, stanno trasformando il viaggio in un'odissea!"

Appare alquanto strano per altro che la Regione cada letteralmente "dalle nuvole" su percorrenze, fermate e precedenze di un treno di propria esclusiva competenza. "Cara Trenitalia, cara Regione, - conclude il Comitato, - non prendete in giro i pendolari, le spiegazioni sui motivi reali di queste scelte ancora le stiamo aspettando."